Rom (APA) – Il commissario austriaco per le migrazioni dell’UE Magnus Brunner è dell’opinione che l’approccio dell’UE nel settore delle migrazioni mostri risultati concreti. “Gli arrivi di migranti irregolari sono in calo: meno 35 percento in un anno. Ciò che facciamo funziona, ma non è sufficiente. Dobbiamo combattere la migrazione illegale per riconquistare la fiducia delle persone e per evitare una polarizzazione su questo tema”, ha dichiarato Brunner al quotidiano milanese “Corriere della Sera” lunedì.
“Ci concentriamo sugli ultimi tasselli dell’attuazione del patto su asilo e migrazione, che entrerà in vigore a giugno. Il patto si basa su un equilibrio tra solidarietà e responsabilità: funzionerà se gli Stati saranno pronti ad attuarlo. (…) A gennaio presenteremo la nuova strategia migratoria dell’UE per i prossimi cinque anni. Parleremo anche di un nuovo ruolo per Frontex”, ha detto Brunner, che sabato ha partecipato a un incontro con i ministri dell’Interno dei cosiddetti Med5 – Italia, Spagna, Grecia, Cipro e Malta.
“L’Europa deve fare più diplomazia migratoria”
“Lo strumento di solidarietà di Bruxelles prevede ricollocamenti, supporto finanziario e altre misure concrete, inclusi supporto operativo da parte delle nostre agenzie europee. (…) Uno Stato membro riceve solidarietà solo se rispetta la parte di responsabilità del patto, quindi applica le regole di Dublino. Il patto entrerà in vigore a metà 2026, e ogni anno valuteremo chi è sotto pressione e se le regole vengono rispettate”, ha spiegato Brunner. Allo stesso tempo, l’Europa deve fare più diplomazia migratoria.
Secondo Brunner, il sistema di espulsione dei migranti irregolari in Europa deve funzionare in modo più efficiente. “Solo una persona su cinque che si trova illegalmente nell’UE e ha già un ordine di rimpatrio viene effettivamente espulsa – questo non è accettabile. La regolamentazione dei rimpatri dovrebbe rendere le procedure più efficaci. C’è in generale un cambiamento nella politica migratoria. Durante la crisi siriana, l’Europa ha assunto molte responsabilità, ma il problema era che non avevamo un sistema funzionante. Non avevamo controllo. Ora vogliamo riconquistare il controllo. Nel patto mancavano alcuni tasselli, che abbiamo integrato con la regolamentazione dei rimpatri, il concetto di paese terzo sicuro e la lista dell’UE dei paesi di origine sicuri”, ha sottolineato il commissario dell’UE.
Brunner ha elogiato la politica migratoria della premier italiana Giorgia Meloni. “Meloni ha un approccio molto pragmatico: vuole regole chiare, e sono completamente d’accordo. Dobbiamo essere equi, ma anche trovare soluzioni innovative affinché l’intero sistema funzioni”, ha argomentato Brunner. (1.12.2025)
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