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Bruxelles (ANSA) – Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha proposto agli alleati di costruire un fondo per l’Ucraina da 100 miliardi nell’arco dei prossimi 5 anni. Lo fanno sapere fonti diplomatiche alleate. Il fondo, che deve essere approvato dai 32 alleati, sarebbe uno dei “segni tangibili” del supporto verso Kiev e potrebbe fare la parte del leone al prossimo summit di Washington. “C’è una ragione perché si parla di 100 miliardi, è una cifra che rispecchia le esigenze di Kiev”, spiega un diplomatico occidentale. Il sostegno sarebbe principalmente militare.

Una delle ragioni per cui il segretario generale ha proposto il fondo, nota una fonte diplomatica, è per “proteggere l’Ucraina dal cambiamento del vento politico”. Ovvero il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, ma non solo. I negoziati sono appena iniziati e i ministri degli Esteri alleati discuteranno la proposta domani con l’idea di arrivare al summit di Washington con una decisione. “Tra gli alleati c’è un problema di divisione del peso del sostegno a Kiev: c’è chi fa molto e chi molto poco”, sottolinea un diplomatico.

La proposta di Stoltenberg risolverebbe questo vulnus perché il contributo potrebbe essere calcolato sulla base della percentuale di finanziamento della Nato di ogni Paese. Oppure, come propongono i Baltici, di una quota del Pil. L’altra cosa importante è che la Missione per l’Ucraina (Mission for Ukraine) prenderebbe in parte il testimone del formato di Ramstein, a trazione Usa, e dunque “istituzionalizzerebbe” il processo di gestione degli aiuti militari, ponendolo all’interno delle strutture di comando Nato (2 aprile).

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