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Berna – Il premier sloveno Robert Golob e il cancelliere tedesco Friedrich Merz hanno sottolineato durante un incontro a Berlino l’importanza dei fondi russi congelati come leva per porre fine alla guerra in Ucraina. Hanno dichiarato di comprendere le preoccupazioni del Belgio e di auspicare che la decisione venga presa all’interno dell’UE. Golob ha anche sostenuto gli sforzi tedeschi per attenuare le norme sul divieto di vendita di nuovi veicoli con motore a combustione interna.
Ci siamo accordati sul fatto che un piano di pace sbilanciato non porterà a una pace duratura. (…) Tutto ciò che riguarda la NATO e l’Europa richiede anche il nostro consenso,” ha dichiarato Merz in una conferenza stampa congiunta con Golob.
Questo vale anche per l’uso dei fondi russi congelati, che i due leader hanno evidenziato come uno dei possibili modi per aumentare la pressione sulla Russia e porre fine alla guerra in Ucraina.
“Dobbiamo fare un passo avanti qui, in modo da avere una leva per portare Mosca al tavolo dei negoziati,” ha continuato Merz, aggiungendo che questa questione riguarda la sicurezza dell’Europa. Pertanto, desidera che si trovi una soluzione comune all’interno dell’UE riguardo all’uso dei fondi congelati per finanziare ulteriore supporto all’Ucraina.
“Capisco le preoccupazioni (del Belgio) (…), ma anche noi abbiamo buoni argomenti per raggiungere un obiettivo comune, esercitare la massima pressione sulla Russia affinché questa guerra si concluda,” ha aggiunto il cancelliere tedesco.
Anche Golob ha sottolineato che la Slovenia comprende la posizione del Belgio e le sue aspettative di garanzie nel caso in cui questi fondi vengano utilizzati. “D’altra parte, è vero che proprio i fondi congelati sono lo strumento più potente che l’Europa ha a disposizione e che dovrebbe essere utilizzato con un unico scopo, quello di raggiungere la pace in Ucraina,” ha sottolineato.
Golob, che si trovava in Germania per la sua prima visita da quando Merz ha assunto la carica di cancelliere, ha anche sostenuto l’appello tedesco alla Commissione Europea per attenuare il regolamento adottato nel 2023, secondo il quale a partire dal 2035 sarà vietata la vendita di nuovi veicoli con motore a combustione interna. (28 novembre)