Madrid.- Il ministro dell’Economia, Commercio e Impresa, Carlos Cuerpo, ha spiegato nella conferenza stampa successiva al Consiglio dei Ministri che, degli 83.200 milioni di euro assegnati alla Spagna sotto forma di prestiti, se ne richiederanno solo 22.800 milioni, dato che ci si sta finanziando sui mercati a costi inferiori a quelli stabiliti per i prestiti europei.
Su questo tema, ha voluto chiarire che i prestiti del piano di ripresa sono stati concepiti “come una rete di sicurezza per poter dare continuità agli investimenti”, ma ora continueranno a essere disponibili “ma con una rete di sicurezza che sarà nazionale e non europea”, il che comporta un minore onere amministrativo e una maggiore flessibilità.
Per quanto riguarda i trasferimenti a fondo perduto, finora sono stati eseguiti 55.000 milioni sul totale di 79.800 milioni di euro che spettano al nostro Paese, il 70 %, per cui restano in sospeso 24.800 milioni, ha dettagliato Cuerpo.
L’obiettivo è eseguire il 100 % di questo denaro, per cui la nuova addenda approvata questo martedì comporta la riduzione dell’onere amministrativo e facilita la verifica delle tappe, oltre a rafforzare le priorità strategiche previste dal piano di ripresa con nuovi investimenti e a mantenere il grado di ambizione.
Cuerpo ha sottolineato che nell’addenda è inclusa anche l’iniezione di capitale di 13.000 milioni di euro all’Istituto di Credito Ufficiale (ICO), il che consolida la sua capacità di rispondere alle possibili esigenze di finanziamento dell’economia oltre il 2026.
Si tratta di un’agenda che “fa tesoro dell’esperienza acquisita” e “risponde alla richiesta di semplificazione da parte della Commissione Europea”, ha detto il ministro, che ha insistito sul fatto che essa sfrutta anche “le buone prestazioni dell’economia spagnola per ottimizzare le risorse disponibili, minimizzare l’impatto in termini di debito e continuare a stimolare l’economia”.
Interrogato sulle riforme in sospeso incluse nel piano, Cuerpo ha informato che alcune restano così come erano, mentre altre, che sono importanti per la nostra economia, vengono modificate e adattate alla realtà, e ha portato come esempio la tappa relativa alla legge sul suolo.
Un’ultima categoria, secondo quanto ha detto, è costituita da “riforme periferiche o aggiuntive, riforme minori”, anche se ha voluto chiarire che “seguiranno comunque il loro corso legislativo nell’ambito nazionale” e un esempio è “la legge sull’autorità di difesa del cliente finanziario”. (9 dicembre)
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This article has been translated by Artificial Intelligence (AI). The news agency is not responsible for the content of the translated article. The original was published by EFE.
