Berlino (ANSA) – I socialisti europei hanno lanciato un appello a popolari e liberali del continente affinché non cedano alla tentazione di intese o alleanze con la destra nazionalista, qualsiasi sarà la sua forza dopo le elezioni europee del mese prossimo. E lo hanno fatto con una “dichiarazione di Berlino sulla democrazia” firmata dai leader dei partiti che compongono il Pse, tra cui il Pd di Elly Schlein, in sostanza dicendo basta alla “normalizzazione della destra nazionalista” cui ha aperto di recente la presidente della Commissione europea e capolista del Partito popolare europeo (Ppe), Ursula von der Leyen.
“Nessuna collaborazione o alleanza con Ecr o Id nel Parlamento Europeo”, si afferma nella dichiarazione di Berlino con riferimento al Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei (Ecr) – cui appartengono fra gli altri Fratelli d’Italia della premier Giorgia Meloni, la spagnola Vox e il polacco Pis – e Identità e Democrazia (Id), in cui spiccano per numero di eurodeputati la Lega di Matteo Salvini e il Rassemblement National di Marine Le Pen ma anche gli estremisti di destra tedeschi dell’Afd.
“Invitiamo tutti i partiti democratici europei a rifiutare decisamente qualsiasi normalizzazione, collaborazione o alleanza con le forze di estrema destra”, aggiungono i leader del Pse. E’ “un segnale molto forte anche ai popolari e ai liberali”, ha commentato Schlein, che ha voluto partecipare al varo della dichiarazione. Oltre che “una sfida” lanciata a Ppe e Alde, la Dichiarazione di Berlino è “la risposta più forte alle gravi dichiarazioni di qualche giorno fa di Ursula von der Leyen, che ha invece aperto ad un’alleanza anche con le forze conservatrici” e “nazionaliste”, ha aggiunto (4 maggio).
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