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Teresa Anjinho, ex-segretaria di Stato per la Giustizia ed ex-viceprocuratore generale della Giustizia, è candidata a difensore civico europeo e sarà ascoltata il 3 dicembre, ha annunciato oggi la presidente del Parlamento europeo (PE), Roberta Metsola.
Insieme a Teresa Anjinho, hanno presentato la candidatura per la posizione l’austriaca Claudia Mahler, l’estone Julia Laffranque, l’olandese Reinier van Zutphen e gli italiani Emilio de Capitani e Marino Fardelli, le cui audizioni presso il PE avranno luogo nella stessa data.
La ex deputata per il CDS-PP è attualmente membro del Comitato di Sorveglianza dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF).
I candidati devono avere il supporto di un minimo di 39 deputati del Parlamento europeo di, almeno, due Stati membri e i candidati espongono le proprie priorità in un’audizione organizzata dalla Commissione delle Petizioni, il 3 dicembre.
L’elezione avviene tramite voto segreto, durante la sessione plenaria di dicembre.
Il Difensore Civico Europeo è stato istituito dal Trattato di Maastricht (1992), con il finlandese Jacob Söderman a inaugurare l’incarico, nel 1995, seguito dal greco Nikiforos Diamandouros nel 2003.
L’attuale Difensora Civica Europea, l’irlandese Emily O’Reilly, ha assunto le sue funzioni il 1° ottobre 2013 e il suo mandato è stato rinnovato due volte, a seguito delle elezioni europee del 2014 e 2019.
Il Difensore Civico Europeo è un’entità indipendente che indaga sui reclami per cattiva amministrazione nelle attività delle istituzioni e degli organismi dell’Unione Europea.
In sostanza, indaga sui reclami relativi a casi di mancato rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini, delle norme legali o dei principi di buona amministrazione (in particolare, casi di discriminazione, abuso di potere, mancanza di risposta, rifiuto di informazioni e ritardi ingiustificati).