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Skopje – I nostri partner internazionali, principalmente dalla NATO e dall’Unione Europea, sono soddisfatti delle prime settimane di lavoro del nuovo governo macedone e degli sforzi sinceri per implementare serie riforme interne, riconoscendo le sue capacità di essere un fattore di stabilità nella regione, ha dichiarato il ministro degli affari esteri e del commercio estero, Timcho Mutsunski.

– Per quanto riguarda le nostre posizioni internazionali, direi che è di grande importanza il fatto che il governo rimarrà cento per cento allineato con la politica estera e di sicurezza comune dell’Unione Europea, e continuerà a sostenere con principi l’Ucraina, poiché per la NATO, questo aspetto della sicurezza è una delle questioni chiave, ha sottolineato Mutsunski in un’intervista al giornale “Vecher”.

In merito agli annunci dalla Grecia sulla detenzione di “armi segrete” in caso di mancato rispetto dell’Accordo di Prespa, Mutsunski afferma che è necessario che i vicini siano uniti in obiettivi comuni e che i politici siano pacifisti che utilizzano strumenti diplomatici convenzionali.

– Non voglio nemmeno pensare di usare la parola “armi” in un periodo in cui ci sono guerre nel mondo e le persone muoiono. Dobbiamo essere uniti verso obiettivi comuni, sia con Atene che con Sofia, così come con tutti gli altri paesi sia della regione più stretta che più ampia. Credo che ci siano molte più questioni che possono unirci piuttosto che questioni che dovrebbero dividerci, ha sottolineato Mutsunski, aggiungendo che le questioni politiche aperte devono essere risolte con rispetto reciproco e dialogo.

Secondo lui, il governo ha un approccio proattivo per avvicinare il paese all’Unione Europea, in cui l’adesione deve essere basata su fattori oggettivi e misurabili, e non su questioni bilaterali e politiche.

– Ora per noi come governo sarebbe stato più facile dire: “La nostra posizione è contro, riteniamo che ciò non sia basato su ‘meriti’ (criteri), ci ritiriamo, e se l’UE vuole, può accettarci”. Ma no, siamo proattivi, offriamo una soluzione. Sono sempre ottimista e penso sempre che, almeno nel contesto contemporaneo in cui operiamo, che è molto più dinamico e diverso dall’attività diplomatica di 10, 20, 30 anni fa, se sei sincero, aperto e offri un approccio logico, questo, combinato con l’interesse geostrategico, può dare frutti, conclude il ministro Mutsunski. (2 agosto)