Skopje – La Commissione di regolamentazione dell’energia, dei servizi idrici e della gestione dei rifiuti solidi urbani (RKE) e il Ministero dell’energia, delle miniere e delle risorse minerarie (MERMS) della Macedonia del Nord hanno informato la Comunità dell’energia europea (EEC) che in alcune parti dei paesi del Sud-Est Europa si stanno registrando prezzi atipicamente elevati sul mercato dell’energia elettrica.
Il presidente dell’RKE, Marko Bislimoski, e la ministra dell’energia, delle miniere e delle risorse minerarie Sanja Bozinovska, con una lettera ufficiale al direttore dell’EEC, Artur Lorkowski, chiedono di mobilitare un team che esegua un’analisi dettagliata e scansiona le cause per cui si registra un forte squilibrio del prezzo dell’elettricità da paese a paese.
– A partire dalla fine di giugno 2024, e in particolare a luglio e agosto, i prezzi dell’energia elettrica nella regione del Sud-Est Europa sono significativamente più alti rispetto ai prezzi nel resto d’Europa. I prezzi medi dei mercati “day-ahead” nel luglio 2024 variano da circa 159 EUR/MWh in Albania a circa 46 EUR/MWh in Francia. Le deviazioni dei prezzi più evidenti in questo periodo si registrano in Albania e Romania, nonché in altri paesi della regione, afferma la lettera inviata all’EEC.
Oltre all’RKE e al MERMS, anche i ministeri competenti di Grecia, Bulgaria e Romania hanno allertato la Comunità dell’ente per questa situazione. (12 settembre)