Bruxelles (ANSA) – La Commissione europea ha annunciato la sua proposta per riformare il Patto di Stabilità e Crescita. Le nuove regole prevedono piani concordati con la Commissione europea dagli Stati Ue indicando un percorso di spesa in grado di far scendere stabilmente il debito pubblico. Resteranno invariati i parametri dei trattati che fissano un tetto per il deficit al 3% del Pil e per il debito al 60% del Pil. Per i Paesi oltre tali valori saranno così previste dall’esecutivo europeo delle “traiettorie tecniche” di spesa con l’obiettivo di far calare il debito.
Gli Stati che sono invece in disavanzo eccessivo dovranno comunque garantire in automatico un aggiustamento strutturale del deficit annuo minimo pari allo 0,5% del Pil, fino a quando lo sforamento non sarà rientrato. Da Roma il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti saluta la proposta legislativa di riforma della Commissione come “un passo avanti”: consentirà di non tornare al vecchio Patto, sospeso dall’inizio della pandemia grazie alla clausola di salvaguardia.
Giorgetti però non nasconde la delusione per la mancata regola della ‘golden rule’, per scomputare cioè dai conti gli investimenti strategici. “Noi avevamo chiesto con forza l’esclusione delle spese d’investimento, incluse quelle tipiche del Pnrr digitale e green deal, dal calcolo delle spese obiettivo su cui si misura il rispetto dei parametri. Prendiamo atto che così non è”. La salvaguardia dello 0,5% decisa per andare incontro alle richieste dei ‘frugali’, comunque, è risultata alla fine però ben diversa dai criteri chiesti dai tedeschi. Berlino così già boccia la riforma aprendo però a una “trattativa costruttiva”.
“Le proposte della Commissione europea non soddisfano ancora le esigenze della Germania”, tuona il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner. “Nessuno deve pensare che la Germania accetti automaticamente le proposte – dice -. Accetteremo solo regole che consentano un percorso affidabile verso la riduzione del debito e la stabilità delle finanze pubbliche”. Dalla Commissione europea il commissario all’Economia Paolo Gentiloni sottolinea come le nuove regole potranno “favorire la crescita, la sostenibilità fiscale e affrontare le priorità comuni dell’Ue”.
Scatta la sorveglianza Ue per Google, Twitter e TikTok
Bruxelles (ANSA) – La Commissione europea ha inserito Google, Apple, Facebook, Amazon, Twitter e TikTok sulla lista delle 19 grandi piattaforme digitali sotto sorveglianza a partire dal 25 agosto. Lo ha annunciato il commissario per il Mercato interno, Thierry Breton, avvertendo che le major “dovranno cambiare i loro comportamenti se vorranno continuare a operare in Europa”. L’elenco include anche AliExpress, Bing, Booking, Instagram, LinkedIn, Pinterest, Snapchat, Wikipedia, YouTube, Zalando. Le aziende dovranno rispettare gli obblighi di trasparenza e affidabilità previsti dal Digital Services Act, il regolamento Ue volto a frenare il ‘far west digitale’ (25 aprile).
Accordo nell’Ue sui ‘biofuel’ nei carburanti aerei
Bruxelles (ANSA) – Sì a biocarburanti, carburanti a contenuto di carbonio riciclato e carburanti sintetici nelle miscele del kerosene degli aerei. È la conseguenza dell’accordo raggiunto questa notte nel trilogo dalle istituzioni europee sul ReFuel Aviation, il regolamento che stabilisce obiettivi di miscelazione di carburanti sostenibili con kerosene in quantità crescenti a partire dal 2025. Secondo le stime della Commissione europea, la misura dovrebbe ridurre le emissioni di CO2 degli aeromobili di circa due terzi entro il 2050.
Il ReFuel Aviation è l’ultima delle misure relative ai trasporti nel pacchetto Fit for 55. L’obbligo di miscelazione copre i biocarburanti ad eccezione di quelli prodotti da colture alimentari e foraggere. Il nuovo regolamento prevede che i produttori di carburante per aerei debbano fornire una quota minima di carburanti sostenibili (bio, sintetici o a CO2 riciclata) negli aeroporti dell’Ue, partendo dal 2% del carburante complessivo fornito entro il 2025 e raggiungendo il 70% entro il 2050.
Gli operatori aerei in partenza dagli aeroporti dell’Ue dovranno fare rifornimento solo con il carburante necessario al volo, per evitare le emissioni legate al sovrappeso o alla re-localizzazione delle emissioni di carbonio causate da pratiche di “tankering” (trasportare deliberatamente carburante in eccesso per evitare il rifornimento con carburanti sostenibili). Gli aeroporti dovranno garantire che la loro infrastruttura di rifornimento sia disponibile e adatta alla distribuzione delle nuove miscele (26 aprile).
L’Ue vara la riforma del settore farmaceutico
Bruxelles (ANSA) – Un periodo di esclusiva sui medicinali più breve, dai 10 anni attuali a 8, ma con la possibilità per le Pharma di prolungare i tempi fino a 12 anni se si impegnano a garantire l’accesso ai nuovi farmaci in tutti gli Stati membri o a rispondere a esigenze mediche insoddisfatte. È la novità principale contenuta nel pacchetto di riforma del settore presentato oggi dalla Commissione europea, che punta ad ampliare l’accesso ai medicinali a prezzi sostenibili.
Tra le misure proposte, anche l’ingresso più veloce nel mercato per i farmaci generici, dal giorno di scadenza del periodo di esclusiva. Il nuovo sistema di esclusiva proposto da Bruxelles prevede che le industrie che fanno ricerca sui nuovi antibiotici ottengano, in cambio del loro impegno, un ‘buono’ per prolungare il periodo di protezione su uno qualsiasi dei loro prodotti. Il voucher sarà trasferibile, cioè le case farmaceutiche potranno venderlo ad altre case.
Le modifiche toccano anche i medicinali orfani, quelli per le malattie rare, per i quali i tempi di protezione regolamentare potranno sommarsi fino a un massimo di 13 anni, mentre oggi arrivano a 10 anni. L’Ue prevede inoltre di compilare entro fine anno una lista dei medicinali critici da monitorare per evitare le carenze, con un sistema di allerta precoce a carico dei produttori e un controllo rafforzato a carico delle istituzioni comunitarie e nazionali.
Le procedure di autorizzazione all’immissione sul mercato dovranno tenere conto anche dell’impatto ambientale dei medicinali, ma saranno più rapide, con la promessa della Commissione di riorganizzare l’intero sistema per ridurre i tempi dagli attuali 400 a 180 giorni. L’obiettivo finale è creare un vero mercato unico dei farmaci, con meno disparità di accesso come accaduto durante la pandemia, quando i vaccini furono garantiti nello stesso momento a tutti gli Stati membri (26 ottobre).