de flag go to the original language article
This article has been translated by Artificial Intelligence (AI). The news agency is not responsible for the content of the translated article. The original was published by APA.

In tutta l’UE/Bruxelles/Lussemburgo – Dopo che gli stati federali austriaci del Tirolo, Salisburgo e Vorarlberg, nonostante una sentenza della Corte di giustizia europea (CGE) all’inizio di luglio, che confermava la rigorosa protezione dei lupi in Austria, hanno autorizzato l’abbattimento di diversi lupi, l’organizzazione di protezione ambientale WWF sta “attualmente valutando le possibilità legali” per agire contro di esso. Lo ha comunicato un portavoce dell’organizzazione su richiesta dell’APA.

“Le ordinanze di abbattimento degli stati federali sono chiaramente contrarie al diritto europeo”, si legge nel documento del WWF. “Pertanto è prevedibile che la Commissione Europea si occuperà di questa pratica prima o poi. Ciò comporta il rischio per l’Austria di un potenzialmente costoso procedimento per infrazione del trattato a causa del comportamento arbitrario dei governi statali.”

Anche esperti di diritto europeo avevano avvertito, in un colloquio con l’APA dopo la sentenza della CGE, di un procedimento per infrazione del trattato nel caso in cui in Austria continuino a essere cacciati lupi. Tuttavia, la Commissione Europea a Bruxelles al momento non vede ancora una necessità urgente di intervenire. “La Commissione non ha un ruolo specifico nella valutazione di tali decisioni amministrative individuali, che vengono piuttosto prese sotto il controllo delle autorità giudiziarie nazionali – come è stato il caso delle autorizzazioni di cui deve ancora decidere il Tribunale amministrativo regionale del Tirolo”, risponde per iscritto un portavoce dell’ente europeo all’APA.

Il portavoce fa riferimento al procedimento ancora in corso davanti al Tribunale amministrativo regionale (LVwG) del Tirolo, riguardante un vecchio decreto per l’abbattimento di un lupo. Il VVwG si era rivolto alla CGE per chiarire la situazione giuridica a livello europeo e può ora, quindi, decidere nel caso in questione solo dopo la sentenza della CGE. (26.07.2024)