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SOFIA – Circa 630.000 bulgari e le loro famiglie saranno supportati dal programma dell’Unione Europea (UE) “Sviluppo delle risorse umane” fino al 2030, secondo quanto riferito dal team bulgaro del programma in occasione della Giornata mondiale per il lavoro dignitoso. Circa 820 milioni di euro dal Fondo sociale europeo + saranno destinati allo sviluppo del potenziale lavorativo in Bulgaria e ad affrontare le sfide del mercato del lavoro.

Il programma prevede il miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita, l’adattamento alle condizioni di transizione verso posti di lavoro “verdi”, la digitalizzazione dei processi tecnologici e l’introduzione dell’intelligenza artificiale. In vari progetti si prevede di impiegare persone svantaggiate, giovani e disoccupati di lunga durata. 

Finora circa 2400 progetti per un valore complessivo di oltre 760 milioni di euro facilitano l’accesso all’occupazione per le persone dei gruppi sociali vulnerabili e migliorano la qualità di migliaia di posti di lavoro, come indicato nel comunicato.

Un bulgaro su cinque ha ricevuto supporto dal Fondo sociale europeo negli ultimi sette anni, ha precisato Ivajlo Ivanov, ministro dell’occupazione e della politica sociale ad interim, che ha partecipato al forum “L’Europa è con me” a Sofia. Secondo lui grazie al programma oltre 100 mila tra occupati e disoccupati hanno seguito corsi di formazione e sono diventati più competenti sul mercato del lavoro. Circa 90.000 bulgari hanno iniziato un nuovo lavoro, e 115.000 giovani hanno avuto l’opportunità di acquisire la loro esperienza lavorativa iniziale con la misura “Occupazione giovanile”, ha detto il ministro. Secondo lui i fondi del Fondo sociale europeo sono giunti anche ai più vulnerabili – bambini, anziani, persone con disabilità. 

Il programma “Sviluppo delle risorse umane” (2021-2027) sostiene l’attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali. Nel bilancio dell’UE fino al 2027 sono previsti in totale oltre 142 miliardi di euro per il Fondo sociale europeo +. (7.10.2024)