STRASBURGO (ANP) – Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ritiene che ogni stato membro dell’UE debba avere la libertà di adottare una propria politica in materia di asilo e migrazione. Per questo motivo, l’Ungheria, seguendo l’esempio dei Paesi Bassi, ha presentato alla Commissione Europea una richiesta ufficiale di opt-out. Se gli stati membri dell’UE vogliono mantenere la politica migratoria comune, è “accettabile”, ha detto Orbán. Ma i paesi che sono contrari dovrebbero avere la possibilità di opt-out. “Altrimenti distruggeremo l’Unione Europea”, ha dichiarato Orbán durante una conferenza stampa al Parlamento Europeo a Strasburgo.
L’Ungheria è “completamente in disaccordo con l’approccio alla politica migratoria e ci opponiamo,” ha detto Orbán. “Cerchiamo di non attuare le regole folli che distruggerebbero la cultura ungherese. Per questo ci opponiamo.”
“Ma resistere è bello e combattere è anche un bene, ma prima o poi bisogna trovare un’uscita”, ha aggiunto. Nel “campo minato” attuale non vede altra soluzione che un opt-out.
Orbán ha detto di essere contento che i Paesi Bassi siano stati i primi a chiedere un opt-out. Lo ha fatto la ministra olandese Marjolein Faber (PVV, Asilo e Migrazione). “Non siete così barbari come noi dell’Estremo Oriente. Quindi se voi sollevate la questione di un opt-out, è un’azione civile,” ha risposto Orbán alle domande dell’ANP. Durante la sua conferenza stampa di oltre un’ora e mezza, Orbán ha spesso parlato con autoironia di se stesso e dell’Ungheria, poiché sa bene che molti paesi europei lo disprezzano insieme alla sua nazione.
“Quindi partecipiamo volentieri e seguiamo le vostre orme.” Non è chiaro se l’Ungheria prenderà l’iniziativa per una tale modifica del trattato. Ora che l’Ungheria, come i Paesi Bassi, ha presentato una richiesta ufficiale, “discuteremo su come procedere”. Passo per passo. “Probabilmente dovremo parlare anche del trattato, ma parliamo prima della nostra richiesta.”
Con un opt-out dalla politica europea sull’asilo e sulla migrazione, uno stato membro non è tenuto a rispettare le regole dell’UE, ma può adottare propria politica. Per un opt-out, ossia una posizione di eccezione, è necessario modificare il trattato dell’UE. Inoltre, tutti gli stati membri devono approvare un opt-out. Attualmente sembra impossibile.
(8 ottobre 2024)