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BRUXELLES/STRASBURGO – La maggior parte dei bulgari ritiene che Schengen sia tra i principali successi dell’Unione Europea (UE), mostrano i dati di un sondaggio di “Eurobarometro”, presentati dalla Commissione Europea.

Secondo il 76% dei partecipanti bulgari al sondaggio, Schengen permette principalmente di comunicare con persone di altre culture; per il 74% lo spazio senza controlli alle frontiere è utile per le imprese; per il 66% Schengen presenta più vantaggi che svantaggi. Oltre il 60% dei partecipanti bulgari al sondaggio afferma che Schengen migliora la sicurezza, mentre oltre il 50% ritiene che nei prossimi anni bisogna impegnarsi maggiormente per proteggere le frontiere esterne dell’UE.

In totale, il 21% delle aziende bulgare segnala che l’appartenenza del loro paese a Schengen comporta costi inferiori nel loro lavoro, mentre il 13% ritiene che questo sia importante per i loro clienti. Secondo l’82% delle imprese bulgare, Schengen crea opportunità per il business, ma il 62% delle risposte mostra che le aziende non intrattengono relazioni commerciali con partner in paesi Schengen.

In una discussione al Parlamento Europeo a Strasburgo all’inizio di questa settimana, il commissario europeo per gli affari interni Ylva Johansson ha dichiarato che la Bulgaria e la Romania hanno fatto ogni sforzo e non hanno lasciato nulla di intentato sulla strada per Schengen.

Il Consiglio dell’UE discuterà il 10 ottobre a Lussemburgo lo stato attuale dell’applicazione della legislazione Schengen da parte di Bulgaria e Romania. L’Ungheria, che presiede il Consiglio dell’UE fino alla fine dell’anno, ha espresso in precedenza l’aspettativa che nei prossimi mesi ci sia una decisione anche per l’eliminazione dei controlli alle frontiere terrestri Schengen dei due paesi.

Le autorità bulgare si aspettano che la decisione venga presa entro la fine dell’anno, ha dichiarato a settembre il capo della Rappresentanza della CE in Bulgaria, Yordanka Chobanova. Una simile aspettativa è stata espressa a giugno anche dal commissario europeo per gli affari interni Ylva Johansson.

L’Austria è stato l’unico paese dell’UE che lo scorso anno non ha sostenuto l’eliminazione completa dei controlli alle frontiere bulgare e rumene di Schengen, e il primo ministro ungherese Viktor Orban ha confermato questa settimana a Strasburgo che Vienna non ha ancora cambiato posizione. (7-8.10.2024)

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