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This article has been translated by Artificial Intelligence (AI). The news agency is not responsible for the content of the translated article. The original was published by André Campos Ferrão.

Il Alto Rappresentante per gli Affari Esteri ha assicurato oggi che l’Unione Europea (UE) monitorerà da vicino la situazione di un lusso-discendente ricoverato in ospedale dopo essere stato arrestato in Venezuela.
Secondo una risposta a una lettera indirizzata da Ana Pedro, europarlamentare del CDS-PP, a Josep Borrell, a cui la Lusa ha avuto accesso, l’Alto Rappresentante informa che il blocco comunitario “monitorerà da vicino la situazione di [Williams] Dávila Barrios attraverso la delegazione dell’UE in Venezuela, a Caracas”.
Il 26 agosto, Ana Pedro ha scritto a Josep Borrell chiedendo sforzi redoppiati da parte della diplomazia dell’UE per la liberazione di tutti i prigionieri politici del regime venezuelano, incluso questo cittadino lusso-discendente.
All’epoca, Williams Dávila Barrios si trovava ricoverato in ospedale a Caracas, “dopo un arresto ingiusto”, presentando uno “stato di salute delicato”, ritenendo la eurodeputata centrista “assolutamente inaccettabili” le condizioni “a cui lui e altri prigionieri politici sono sottoposti (…), costituendo una chiara violazione dei più basilari diritti umani”.
Nella risposta data oggi, il capo della diplomazia europea ha garantito che l’UE “continua estremamente preoccupata per l’approfondimento della crisi politica” in Venezuela e per le “conseguenze sui diritti umani”.
Josep Borrell ha ricordato che, secondo informazioni di organizzazioni non governative, almeno 1.800 venezuelani, “inclusi minori, sono stati arrestati dopo le elezioni presidenziali del 28 luglio 2024”.
L’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza ha aggiunto che “tutti i venezuelani devono poter esprimere liberamente le proprie opinioni politiche” e ha ricordato che l’UE ha chiesto ripetutamente alle autorità del paese di rispettare “i diritti e le libertà” della popolazione.
Nella lettera inviata a fine agosto a Josep Borrell, la eurodeputata ha chiesto di “in modo urgente e chiaro”, Josep Borrell di intensificare gli “sforzi diplomatici necessari per esercitare pressione sul governo venezuelano affinché proceda alla liberazione immediata di tutti i prigionieri politici”.
La eurodeputata ha lanciato l’appello a seguito della crisi politico-sociale scaturita dai risultati delle elezioni in Venezuela, svolte alla fine di luglio, che hanno consacrato un terzo mandato per Nicolás Maduro, ma i cui risultati sono contestati dall’opposizione e da parte della comunità internazionale, che condannano l’omissione delle minute con i risultati e la mancanza di trasparenza nel processo elettorale, inclusa l’esclusione degli osservatori internazionali indipendenti.
Dopo le elezioni, la popolazione venezuelana ha iniziato a manifestare per le strade di Caracas e di altre città del paese, chiedendo trasparenza, rispetto per le decisioni dei cittadini e un rinnovamento politico, chiudendo un ciclo di Maduro, accusato dall’opposizione di utilizzare l’apparato statale per il proprio beneficio, silenziando voci critiche con arresti.
Williams Dávila, di 73 anni, è stato arrestato l’8 agosto a Plaza los Palos Grandes (est di Caracas) da uomini armati, dopo una veglia per i prigionieri politici, a cui hanno partecipato centinaia di persone.