hr flag go to the original language article
This article has been translated by Artificial Intelligence (AI). The news agency is not responsible for the content of the translated article. The original was published by HINA.

“`html

BRUXELLES – Allinearsi ai valori dell’UE, a partire dallo stato di diritto e dalla politica estera e di sicurezza comune, è l’indicatore più importante dell’orientamento strategico dei paesi candidati nel loro cammino verso l’Unione, ha dichiarato mercoledì il primo diplomatico europeo Josep Borrell.

 “L’allineamento ai valori dell’UE, a partire dallo stato di diritto, e alla politica estera e di sicurezza comune, è l’indicatore più importante dell’orientamento strategico nel nuovo contesto geopolitico”, ha detto l’Alto rappresentante dell’UE per la politica estera e di sicurezza Josep Borrell.

Borrell, insieme al commissario per l’allargamento Olivér Várhelyi, ha presentato il pacchetto di allargamento di quest’anno che include rapporti sui progressi di 10 paesi candidati e potenziali candidati.

La Serbia è l’unica che non si è allineata completamente alla politica estera e di sicurezza dell’UE e nel rapporto si afferma che quel paese non ha imposto sanzioni alla Russia, ha mantenuto relazioni di alto livello con quel paese e ha intensificato le relazioni con la Cina, “il che solleva questioni sulla sua direzione strategica”.

 Borrell afferma che l’adesione della Serbia all’UE è “l’unico modo sostenibile per costruire prosperità a lungo termine”.

“Insistiamo affinché la Serbia si allinei alla nostra politica estera e di sicurezza, di cui le misure restrittive contro la Russia sono una parte importante e penso che la Serbia si allineerà prima o poi, altrimenti l’adesione potrebbe essere messa in discussione”, ha detto Borrell.

 Montenegro è il più avanzato nei negoziati, avendo aperto tutti i capitoli. A giugno di quest’anno, la Commissione ha valutato che quel paese ha soddisfatto le misure provvisorie nel primo cluster fondamentale riguardante il sistema giudiziario e i diritti fondamentali, aprendo la possibilità di iniziare la seconda fase dei negoziati, la chiusura dei capitoli.

 Attualmente il Montenegro è tecnicamente pronto per chiudere quattro capitoli.

 Il rapporto indica che le relazioni bilaterali con il Montenegro peggiorano a causa delle tensioni derivanti, tra l’altro, da questioni bilaterali irrisolte.

Si indica che non ci sono stati progressi nell’irrisolta delimitazione dei confini tra i due stati o nella proprietà della nave “Jadran” e che l’adozione di una risoluzione nel parlamento montenegrino che si concentra sugli eventi storici di Jasenovac, Mauthausen e Dachau ha scatenato una forte reazione diplomatica da parte della Croazia, inclusa la designazione di tre funzionari montenegrini come persone non gratae.

Per la Bosnia ed Erzegovina, che a marzo ha avviato i negoziati con l’UE, ma è ancora in attesa di aprire il primo cluster negoziale, la Commissione afferma che ha raggiunto risultati tangibili nella gestione delle migrazioni, è completamente allineata con la politica estera e di sicurezza comune dell’UE e ha adottato leggi sull’integrità della giustizia, il riciclaggio di denaro e il conflitto di interessi.

La Commissione sta preparando una bozza di quadro negoziale, documento chiave su cui si basano i negoziati, che è il prerequisito principale per l’avvio di negoziati concreti. (30 ottobre 2024)

“`