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Sarajevo (Fena) – Dopo che sono emersi i risultati ancora non ufficiali secondo i quali Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America, sono seguite le congratulazioni dei politici della Bosnia ed Erzegovina.

Quasi tutti i funzionari della BiH hanno inviato le congratulazioni, anche se alcuni erano inclini alla candidata Kamala Harris. Tra i primi a congratularsi è stato il presidente dell’entità della Repubblica Srpska Milorad Dodik, affermando che la vittoria di Trump simboleggia il “ritorno ai valori che coltiviamo – famiglia, libertà di scelta e diritto di preservare le nostre tradizioni”.

Congratulazioni al presidente eletto Donald Trump per la vittoria storica! Mentre guidi gli Stati Uniti con una politica di pace, sicurezza e prosperità, sono convinto che i legami tra i croati in Bosnia ed Erzegovina e gli americani diventeranno ancora più forti negli anni a venire – ha dichiarato sulla piattaforma X il presidente dell’HDZ e HNS BiH e presidente della Camera dei Popoli della PS BiH Dragan Čović.

Il leader del Fronte Democratico e membro della presidenza della BiH Željko Komšić ha sottolineato che gli Stati Uniti sono il partner più importante della Bosnia ed Erzegovina a livello internazionale, aggiungendo che è convinto che la nuova leadership di Trump alla Casa Bianca sarà sulla strada del rinnovamento degli ottimi rapporti tra gli USA e la Bosnia ed Erzegovina. Il presidente della Presidenza Denis Bećirović ha inoltre affermato che il nuovo mandato di Trump sarà un’opportunità per “rafforzare l’amicizia e la partnership tra gli Stati Uniti e la Bosnia ed Erzegovina”.

I risultati delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti hanno portato una sorpresa che, secondo l’opinione dell’analista politico e professore universitario Domagoj Galić, si è sentita di più in Europa che tra gli osservatori politici americani. Mentre molti media e analisti europei ritenevano che Kamala Harris avesse un chiaro vantaggio, i risultati sono andati a favore di Donald Trump.

Riferendosi alla possibile politica estera degli Stati Uniti con Trump al comando, specialmente in riferimento ai Balcani occidentali e alla Bosnia ed Erzegovina, Galić ha sottolineato che questo tema non è stato rilevante nella campagna elettorale. Secondo lui, le priorità degli Stati Uniti restano l’Ucraina, il Medio Oriente e i rapporti con la Cina. I Balcani, secondo Galić, rimangono sotto la supervisione delle strutture burocratiche, mentre le forze e l’attenzione americane sono dirette verso rapporti internazionali molto più influenti.

Gli ultimi sondaggi prima delle elezioni hanno mostrato interessanti differenze negli atteggiamenti dei cittadini europei riguardo alla vittoria di Donald Trump. Secondo Galić, i paesi scandinavi, come Danimarca, Norvegia e Svezia, erano in maggioranza a favore di Kamala Harris. D’altra parte, nei paesi balcanici, inclusa la BiH e la Serbia, Trump aveva un significativo sostegno. Galić ritiene che ciò sia dovuto alle differenze nella fiducia verso le istituzioni.

– Forse è una mancanza di fiducia istituzionale in questi stati e società. Non dico che sia necessariamente negativo, ma penso che si tratti del fatto che le società con un livello più basso di fiducia nelle istituzioni a volte possono avere ragione – ha concluso Galić in un’intervista per Fena. (6.11.)