Budapest – I leader di Francia, Germania e Polonia hanno chiesto giovedì di « condurre rapidamente indagini trasparenti » in Georgia sulle « numerose irregolarità » segnalate durante le elezioni legislative del 26 ottobre, il cui risultato è contestato dal campo pro-europeo.
« Se la Georgia non cambia rotta dimostrando sforzi concreti in materia di riforma (…), non saremo in grado di sostenere l’apertura di negoziati di adesione all’Unione europea con questo paese », affermano il presidente Emmanuel Macron, il cancelliere Olaf Scholz e il Primo ministro Donald Tusk in una dichiarazione congiunta, prima di incontrarsi a Budapest per un vertice europeo.
Il voto è stato vinto dalla formazione Sogno georgiano, al potere dal 2012 e accusata dai suoi detrattori di deriva conservatrice e autoritaria filorussa e di voler allontanare la Georgia dall’Unione europea e dalla Nato, ciò che essa nega. Il Cremlino ha respinto le accuse di ingerenza. L’UE e gli Stati Uniti hanno parlato di « irregolarità » e chiesto indagini. (7 novembre 2024)