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Bruxelles  –  Il ministro dell’Economia, Commercio e Impresa del Governo spagnolo, Carlos Cuerpo, ha annunciato questo martedì che il Governo presenterà alla Commissione Europea entro la fine dell’anno una riforma del piano di ripresa e resilienza per affrontare la ricostruzione dell’economia di fronte ai danni causati dalla DANA, che ha lasciato oltre 200 morti nell’est e nel sud del paese, la maggior parte nella provincia di Valencia.

Lo ha detto Cuerpo in dichiarazioni ai media a Bruxelles dopo un incontro con la commissaria alla Coesione e Riforme, Elisa Ferreira, cui seguiranno incontri con il vicepresidente economico della Commissione, Valdis Dombrovskis; il commissario per il Bilancio e l’Amministrazione, Johannes Hahn, e la segretaria generale della Commissione Europea, Ilze Juhansone.

L’annuncio di Cuerpo è arrivato alcune ore prima dell’esame del Parlamento europeo alla terza vicepresidente del Governo di Spagna, Teresa Ribera, come candidata alla vicepresidenza esecutiva della Transizione Pulita, Giusta e Competitiva e al portafoglio della Concorrenza, con la sua gestione della DANA nel mirino del Partito Popolare, che negli ultimi giorni ha aumentato il tono contro la ministra, accusandola di inazione e di essere più concentrata a prepararsi per l’esame a Bruxelles che per l’attività del suo ministero.

Cuerpo ha sottolineato che il Governo è “totalmente impegnato” a riparare i danni causati dalla “catastrofe” della DANA, motivo per cui la risposta immediata dell’Esecutivo è stata di due pacchetti di aiuti di 14.400 milioni di euro, anche se è consapevole che sarà necessario andare “molto oltre” nella ricostruzione.

La Spagna ha già chiesto alla Commissione Europea l’Aiuto del Fondo Europeo di Solidarietà e ha chiesto al Consiglio e al Parlamento Europeo l’approvazione d’urgenza di un nuovo Regolamento denominato ‘Restore’, che permetterà al paese di riprogrammare i fondi di coesione Feder e FSE+ per destinare parte di queste risorse a mitigare i danni causati dalle calamità naturali.

“Bisogna approfittare di tutti gli elementi di solidarietà”, ha sostenuto il ministro, che ha anticipato che verrà chiesta a Bruxelles una riforma del fondo anticrisi che permetta di aggiungere un capitolo per la riparazione dei danni causati dalla DANA e che spera di poter presentare entro la fine dell’anno.

La normativa prevede che le capitali presentino riforme del piano su una giustificazione basata su circostanze impreviste, una clausola a cui si sono già appoggiati in precedenza i governi di Croazia, Slovenia o Grecia, anch’essi per affrontare i danni causati dalle calamità naturali.

Inoltre, il Governo può richiedere fondi dal Fondo Europeo di Solidarietà, anche se deve farlo entro le 12 settimane dalla data dei primi danni causati dalla catastrofe, sebbene Cuerpo confidi di avere una stima “prima di allora”.

“È presto per avere un’idea della quantità totale che sarà richiesta da questi strumenti”, ha spiegato il ministro, garantendo che si sta lavorando a livello tecnico per poter “accorciare i tempi al massimo”.

Alla domanda sull’impatto fiscale di queste misure, Cuerpo ha ricordato che le spese che riflettono le sovvenzioni dei fondi UE sono neutrali rispetto al disavanzo e sono escluse dalla crescita della spesa netta, pertanto il loro utilizzo per affrontare questa catastrofe naturale non influenzerà negativamente la situazione fiscale della Spagna. (12 novembre)

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