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Bruxelles – Anche con una composizione politica più di destra delle istituzioni, l’Unione Europea deve continuare a rafforzare la solidarietà, sia tra gli stati membri che nelle relazioni con il resto del mondo, ha affermato giovedì il commissario europeo per la gestione delle crisi Janez Lenarčič in un colloquio con corrispondenti sloveni a Bruxelles. La solidarietà include sia l’aiuto umanitario che la protezione civile.

Secondo Lenarčič, è un dato di fatto che la prossima Commissione Europea, che dovrebbe assumere il mandato il 1° dicembre, sarà diversa da quella uscente. Nella nuova commissione, la maggioranza sarà costituita dai rappresentanti del Partito Popolare Europeo (PPE) di centrodestra, al quale appartiene anche la presidente Ursula von der Leyen. Anche il Parlamento europeo si è spostato a destra, ha detto il commissario europeo uscente della Slovenia.

“Spero che ciò non significhi che sarà data meno attenzione al campo dello sviluppo e dell’assistenza umanitaria. Infatti, se l’Europa si chiuderà in se stessa, cercherà di recintarsi e non sarà solidale con il resto del mondo, questo ci danneggerà ulteriormente. L’Europa non è un’isola, il mondo è sempre più interdipendente e connesso”, ha sottolineato.

Riguardo ai bisogni di assistenza umanitaria, ha sottolineato che il numero di persone nel mondo che ne ha bisogno è triplicato negli ultimi cinque anni. Attualmente, più di 300 milioni di persone necessitano di assistenza umanitaria, principalmente a causa di guerre e conflitti.

La crisi del Medio Oriente segna la conclusione del mandato quinquennale di Lenarčič nella Commissione Europea. Solo due mesi dopo l’inizio del mandato della commissione nel dicembre 2019, il mondo è stato colpito dalla pandemia di Covid-19 e, quando questa è terminata, nel febbraio 2022 è iniziata l’aggressione russa all’Ucraina. L’UE aiuta l’Ucraina nel suo confronto con l’aggressione russa anche attraverso il suo meccanismo di protezione civile, fornendole, tra l’altro, più di 8000 generatori per la fornitura di elettricità insieme agli stati membri, di cui oltre 3000 dalla riserva strategica europea rescEU.

Lenarčič ha definito l’espansione di questa riserva uno dei principali successi del suo mandato nel campo della protezione civile. Cinque anni fa c’erano solo 12 aerei per l’estinzione degli incendi. Oggi ce ne sono 28 e, secondo il commissario, l’UE ha creato riserve proprie anche in altri settori, inclusi quelli menzionati dell’energia, della sanità, degli alloggi temporanei e della protezione chimica, radiologica, nucleare e biologica. (21 novembre)