Bruxelles – Secondo il ministro ceco dell’Industria Lukáš Vlček, è importante che l’industria automobilistica abbia principalmente mezzi per l’innovazione e per aumentare la competitività. Prelevare fondi dalle case automobilistiche per le multe per non vendere un numero sufficiente di veicoli elettrici non è la strada giusta. Vlček lo ha detto oggi ai giornalisti cechi dopo la conclusione delle discussioni dei ministri dell’industria dell’UE a Bruxelles. Alla riunione, la Repubblica Ceca, insieme all’Italia, ha presentato il cosiddetto non-paper, ovvero un documento informale in cui invitava a mitigare queste multe.
“Rivediamo il sistema delle multe, ma allo stesso tempo esigiamo garanzie chiare dall’industria che i fondi che rimangono nel settore saranno realmente investiti in innovazioni, in nuove tecnologie e raggiungeranno l’obiettivo che dovrebbero, ovvero aumentare la competitività,” ha detto Vlček. Ha menzionato che lascia Bruxelles soddisfatto, poiché l’appello ceco-italiano ha scatenato durante l’incontro dei ministri “un dibattito molto importante e intenso, al quale hanno partecipato oltre 20 stati”.
Il ministro ceco considera un forte segnale anche la dichiarazione di mercoledì della presidente della nuova Commissione Europea (CE) Ursula von der Leyen. Ha infatti dichiarato che intende dedicarsi personalmente all’agenda dell’industria automobilistica e ai problemi che le case automobilistiche attualmente affrontano. L’industria automobilistica europea sta attraversando una crisi causata dal passaggio a tecnologie a basse emissioni di carbonio, dal deterioramento delle catene di approvvigionamento, dalla crescente concorrenza dall’Asia e anche dal calo della domanda di modelli elettrici.
“La competitività dell’industria automobilistica europea deve rimanere al centro della politica dell’UE,” si legge nel documento di due pagine presentato oggi dalla Repubblica Ceca e dall’Italia, supportato anche da Austria, Bulgaria, Polonia, Romania e Slovacchia. (28 novembre)