Kiev – La nuova responsabile per la politica estera dell’UE Kaja Kallas ritiene possibile che un giorno soldati degli stati membri possano garantire un possibile cessate il fuoco in Ucraina. «Penso che non dovremmo davvero escludere nulla», ha detto l’ex primo ministro estone a margine degli incontri con il presidente ucraino Wolodymyr Zelensky e ministri a Kiev. Ciò sarebbe utile anche per motivi strategici.
Garantire il cessate il fuoco sullo sfondo di una seconda presidenza Trump
La questione di come potrebbe essere garantito un possibile cessate il fuoco in Ucraina si pone attualmente soprattutto sullo sfondo del prossimo cambio di potere negli Stati Uniti. A Bruxelles non si esclude che Donald Trump, come presidente, possa cercare di spingere Ucraina e Russia a negoziare. Potrebbe, per esempio, minacciare l’Ucraina di sospendere gli aiuti militari in caso di rifiuto. Al presidente russo Vladimir Putin potrebbe invece annunciare, in un tale caso, di espandere ulteriormente gli aiuti militari a Kiev.
I soldati per un possibile contingente per la pace potrebbero, secondo Kallas, provenire per esempio da paesi che in passato si erano già espressi apertamente a favore di discussioni su un invio di truppe. Tra questi si annoverano per esempio Francia o i paesi baltici. (2 dicembre)