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La portoghese Teresa Anjinho è stata oggi eletta Mediatore Europeo, con 344 voti a favore, in una votazione al Parlamento Europeo.

L’ex vice-mediatore della Giustizia portoghese era una dei sei concorrenti alla carica, ed è stata eletta dopo due turni di votazione segreta.

La candidata portoghese aveva già garantito la leadership nel primo turno di votazioni, ma non è riuscita a ottenere allora la maggioranza necessaria per l’elezione.

Nel secondo turno hanno partecipato 654 europarlamentari, con un totale di 603 voti validi e 51 schede bianche.

Teresa Anjinho succede a Emily O’Reilly, rieletto per un secondo mandato nel dicembre 2019. La portoghese dovrebbe assumere le funzioni in una cerimonia di giuramento, il 27 febbraio 2025, presso la Corte di giustizia dell’Unione europea, per un mandato di cinque anni.

Con Teresa Anjinho hanno concorso alla carica l’olandese Reinier van Zutphen, che è arrivato secondo (177 voti); seguita dalla candidata Julia Laffranque, dell’Estonia (47 voti); dall’austriaca Claudia Mahler (15 voti), e dagli italiani Marino Fardelli (14 voti) e Emilio De Capitani (sei voti).

Teresa Anjinho è specialista in diritti umani e ricercatrice, membro del Comitato di sorveglianza dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF). In precedenza, è stata segretaria di Stato per la giustizia e vice-mediatore della Giustizia del Portogallo.

Creato nel 1995, il Mediatore Europeo indaga sui casi di cattiva amministrazione nelle istituzioni, organi, organismi e agenzie dell’Unione Europea, agendo di propria iniziativa o in risposta a lamentele di cittadini degli Stati membri che fanno parte del blocco europeo.

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