Brusel – I rappresentanti dei paesi dei Balcani occidentali hanno ricevuto bei discorsi al vertice con l’Unione Europea senza alcun impegno serio. Legittimamente la maggiore delusione l’ha provata il presidente serbo Aleksandar Vučič. La Serbia è un partner molto importante per l’UE in termini di materie prime strategiche o di aiuto con la migrazione. Pertanto dovrebbe essere accettata nell’Unione il più rapidamente possibile, ha dichiarato giovedì (19 dicembre) a Bruxelles il primo ministro slovacco Robert Fico. Lo riporta l’agenzia TASR.
“Nel mio intervento ho sostenuto chiaramente la Serbia”, ha detto Fico, aggiungendo che “è un paese che ha incredibilmente aiutato l’UE nella protezione delle frontiere contro la migrazione illegale”. Secondo lui, la Serbia è importante anche per quanto riguarda le riserve di litio necessarie per la produzione di batterie.
Fico ha espresso critiche alla cena informale che ha seguito il vertice. “Avrebbero dovuto parteciparvi i rappresentanti del Consiglio Europeo, ossia primi ministri e capi di stato insieme ai primi ministri e presidenti che compongono la regione dei Balcani occidentali. E non ritengo corretto quando, a metà di questa cena, metà dei primi ministri e presidenti si alzano e se ne vanno,” ha detto.
Secondo lui, sono andati a una riunione sulla questione dell’invio di truppe in Ucraina. “Penso che abbiano lasciato un amaro in bocca ai rappresentanti dei Balcani occidentali. Forse la loro delusione è stata ancora più grande alla fine del loro viaggio,” ha affermato, detto che non c’è volontà politica per un’espansione immediata.
I leader dei paesi membri dell’UE e dei Balcani occidentali si sono accordati al vertice comune di mercoledì (18 dicembre) che, nel contesto della situazione geopolitica causata dalla guerra della Russia contro l’Ucraina e dal conflitto in Medio Oriente, la partnership strategica tra l’Unione e i paesi della regione menzionata è più importante che mai.
Il testo concordato dai capi di governo e di stato dell’UE e dei Balcani occidentali precisa che entrambe le parti hanno un futuro comune e affrontano sfide che possono superare solo insieme, e che la costruzione di un futuro di pace e prosperità deve basarsi su principi, valori e interessi comuni. “Il futuro dei Balcani occidentali è nell’UE,” si legge nella dichiarazione. (19 dicembre)