cs flag go to the original language article
This article has been translated by Artificial Intelligence (AI). The news agency is not responsible for the content of the translated article. The original was published by CTK.

Bruxelles/Pechino/Praga – La Commissione Europea (CE) ha ricevuto il via libera per l’introduzione definitiva di dazi aggiuntivi sull’importazione di auto elettriche dalla Cina. Una sufficiente maggioranza degli stati membri dell’Unione Europea non si è opposta alla proposta di introdurre i dazi. Il risultato del voto è stato pubblicato dalla CE in un comunicato stampa, tuttavia vuole continuare a negoziare con la Cina. Gli oppositori dei dazi temono misure ritorsive da parte di Pechino. Il ministro dei Trasporti ceco Martin Kupka ha dichiarato che è necessario evitare di innescare una possibile guerra commerciale con la Cina, che alla fine potrebbe minacciare le case automobilistiche europee.

La Commissione, in qualità di organo esecutivo dell’UE, ha deciso di imporre dazi aggiuntivi sull’importazione di auto elettriche dalla Cina, poiché Pechino, secondo Bruxelles, sovvenziona indebitamente i produttori di queste auto. I dazi aggiuntivi proposti fino al 35,3 percento sono oltre al dazio di importazione standard sulle automobili, che nell’UE è del dieci percento.

Secondo fonti diplomatiche di ČTK, oggi dieci stati membri dell’UE, tra cui Francia e Italia, hanno votato a favore dei dazi aggiuntivi. Cinque paesi si sono opposti ai dazi e 12 paesi si sono astenuti dal voto. Per bloccare i dazi sarebbe necessario che una maggioranza qualificata di 15 membri dell’UE con una quota del 65 percento della popolazione si esprimesse contro di essi. La Germania, l’Ungheria, la Slovacchia, la Slovenia e Malta hanno votato contro i dazi. La Repubblica Ceca si è astenuta dal voto, secondo fonti citate dall’agenzia Reuters.

Il ministro Kupka ha dichiarato oggi, in riferimento al risultato del voto, che la Repubblica Ceca ha agito dopo un dibattito con la Germania. “Un argomento importante è evitare una guerra commerciale, che nelle circostanze date potrebbe minacciare numerose case automobilistiche europee, dato che molti componenti sono assicurati dall’importazione dalla Cina,” ha detto il ministro. Ritiene che i negoziati dell’UE con la Cina eviteranno una possibile guerra commerciale. Ha anche sottolineato che l’Europa deve sforzarsi di ottenere maggiore autonomia nell’approvvigionamento di materie prime, che sono fondamentali ad esempio per la produzione di batterie o semiconduttori. (4 ottobre)