Bruxelles/Madrid – La Commissione Europea ha chiesto questo martedì ai governi europei di ampliare il divieto di fumare in determinate zone all’aperto in cui i non fumatori sono particolarmente esposti, come le terrazze di bar e ristoranti, parchi giochi e piscine o fermate dell’autobus. Inoltre, ha sostenuto l’applicazione di questo veto ai prodotti emergenti come la sigaretta elettronica, contenenti nicotina o meno.
“In un’Unione Europea della Salute, abbiamo il dovere di proteggere i nostri cittadini, in particolare i bambini e i giovani, dall’esposizione al fumo e alle emissioni nocive”, ha avvertito la commissaria per la Salute, Stella Kyriakides, in un comunicato in cui ha anche sottolineato l’impegno comune di realizzare una “generazione senza tabacco” entro il 2040.
La raccomandazione non è vincolante perché gli Stati membri hanno la competenza esclusiva sulle politiche sanitarie, ma Bruxelles li incoraggia a trasferire questo obiettivo nelle loro strategie nazionali “tenendo conto delle loro circostanze e necessità” particolari.
Secondo i dati dell’esecutivo comunitario, circa 700.000 persone perdono la vita ogni anno nei paesi dell’Unione Europea a causa di malattie legate al consumo di tabacco, comprese “decine di migliaia” il cui consumo è indiretto a causa del fumo passivo.
In Spagna, la ministra della Sanità, Mónica García, si è mostrata favorevole al rapporto della Commissione e ha indicato che la Spagna già lavora a una riforma legislativa per ampliare i luoghi in cui è vietato fumare.
“La Commissione Europea traccia la strada indicando che le politiche anti-tabacco devono includere spazi all’aperto. La Spagna si è già messa al lavoro approvando il Piano di Prevenzione del Tabagismo. Ora lavoriamo a una riforma legislativa per più zone libere dal fumo”, ha sottolineato la ministra in una pubblicazione sul social network ‘X’.
Secondo García “combattere la principale causa di morte evitabile, che si porta via 50.000 vite ogni anno, è una necessità urgente”. (17 settembre)