Bruxelles – Nel 2022, 39,7 milioni di lavoratori nell’UE, ovvero il 15% del totale, non hanno potuto permettersi almeno una settimana di vacanza fuori casa, rispetto ai 37,6 milioni, ovvero il 14% del totale, dell’anno precedente, ha annunciato la Confederazione Europea dei Sindacati (CES). In Slovenia, la percentuale di tali lavoratori era del 7,9%, rispetto al 7,2% dell’anno precedente.
Il maggior numero di lavoratori che non potevano permettersi una settimana di vacanza si trovava in Italia, con 6,1 milioni, ovvero il 17%. La povertà delle vacanze è aumentata in modo significativamente nominale in Francia, dove quasi 4,7 milioni di lavoratori, ovvero l’11,9% del totale, non potevano permettersi una settimana di vacanza nel 2022. Relativamente, l’aumento maggiore è stato in Irlanda, con un incremento di 3,8 punti percentuali al 14,8%.
La Slovenia è ben al di sotto della media dell’UE probabilmente anche grazie al ritorno annuale obbligatorio, ha sottolineato questa settimana l’Unione dei Sindacati Liberi di Slovenia (ZSSS) per il quotidiano Delo.
Il quotidiano ha inoltre osservato che, sebbene i motivi più comuni per cui le persone non vanno in vacanza siano finanziari, anche la mancanza di tempo libero è una ragione frequente. I lavoratori in Slovenia, soggetti a un contratto collettivo nazionale, hanno da otto a dieci giorni di ferie in più rispetto a quelli senza contratto collettivo, ha stimato per il quotidiano la presidente di ZSSS Lidija Jerkič. (10 agosto)