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Bruxelles (ANSA) – Il Belgio dice addio alle sigarette elettroniche usa e getta, diventando dal primo gennaio il primo Paese in Europa a introdurre il divieto. Il governo belga chiede inoltre alla Commissione europea di Ursula von der Leyen di estendere la stretta agli altri ventisei Paesi Ue. Le nuove norme includono anche un divieto di fumo in numerosi spazi pubblici, come impianti sportivi, zoo, parchi giochi e aree vicine a scuole e ospedali.

Si tratta di un provvedimento necessario per “motivi sanitari e ambientali”, ha spiegato il ministro della Salute belga, Frank Vandenbroucke, intervistato dall’Associated Press, insistendo sulla necessità di agire ben oltre i confini nazionali. “Stiamo davvero chiedendo alla Commissione europea di farsi avanti ora con nuove iniziative per aggiornare e modernizzare la legislazione sul tabacco”, ha sollecitato.

A giugno, 12 Stati membri – incluse le big Francia e Germania – hanno alzato la voce chiedendo riforme sul fumo e puntando il dito contro i ritardi accumulati dalla Commissione europea. La squadra di Ursula von der Leyen, nel frattempo, ha presentato una raccomandazione non vincolante – approvata nelle scorse settimane dai Ventisette – che punta a creare ambienti sempre più liberi dal fumo, riducendo la popolazione dei fumatori nei Ventisette dall’attuale 25% circa a meno del 5% entro il 2040.

Seppure la decisione resti nelle mani dei governi nazionali, il testo messo a punto da Bruxelles chiede di attuare una stretta al fumo all’aperto, con divieti in prossimità a esercizi commerciali, fermate dei mezzi pubblici, aree esterne dei luoghi di lavoro e, in alcuni casi, di ristoranti e bar, per abbassare il rischio di esposizione al fumo passivo. Le misure, parte del più ampio piano Ue della lotta contro il cancro, riguardano anche le sigarette elettroniche e i dispositivi a tabacco riscaldato (31 dicembre).

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