Bruxelles (dpa) – Una legge sulla conservazione della natura molto combattuta, destinata a ripristinare gli habitat nella loro condizione naturale, è entrata in vigore domenica 17 agosto, come annunciato dalla Commissione Europea.
La legge sulla conservazione prevede per l’Unione Europea l’obiettivo di ripristinare almeno il 20 percento delle aree terrestri e marine del blocco entro il 2030 e tutti gli ecosistemi che necessitano di ripristino entro il 2050, rigenerando le foreste, reidrando le torbiere e riportando i fiumi al loro stato naturale e a flusso libero.
La legge era stata oggetto di un lungo e acceso dibattito. Alla fine, una ristretta maggioranza ha votato a favore di una versione annacquata del testo legale. Gli stati membri dell’UE nel Consiglio dell’UE hanno dato la loro approvazione finale alla legge in giugno.
La legge è considerata controversa soprattutto per i timori di pesanti restrizioni sugli agricoltori. Nel 2023 e 2024, agricoltori di tutta l’UE hanno protestato contro la legge, comprese diverse manifestazioni intense a Bruxelles.
La Commissione ha affermato che gli stati membri dell’UE decideranno essi stessi quali misure specifiche adottare sul loro territorio.
Secondo i dati dell’UE, circa l’80 percento degli habitat sono in cattive condizioni. Inoltre, il 10 percento delle specie di api e farfalle è minacciato di estinzione e il 70 percento dei suoli è in uno stato di salute precario. (17 agosto)