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Bruxelles (ANSA) – Storica doppia vittoria in tribunale della Commissione europea nella lotta per arginare lo strapotere delle Big Tech. Il conto è salatissimo per Apple, chiamata a versare all’Irlanda la bellezza di 13 miliardi di euro in quelli che per Bruxelles sono stati aiuti di Stato illegittimi concessi da Dublino, sotto forma di tasse non versate. Conto a dieci cifre anche per Google, con una multa da 2,4 miliardi di euro, legata a un abuso di posizione dominante scovato dall’esecutivo comunitario.

“Oggi è una grande vittoria per i cittadini europei e per la giustizia fiscale”, ha esultato la commissaria Ue alla Concorrenza Margrethe Vestager, al trionfo alla fine di un decennio all’Antitrust Ue all’insegna di grandi battaglie alle Big Tech. Apple ha reagito alla sentenza affermando che l’esecutivo Ue “sta cercando di cambiare retroattivamente le regole” fiscali. Google da parte sua si è invece detta “delusa”.

La sentenza di maggior impatto riguarda Apple: La Corte di Giustizia dell’Ue ha rovesciato la decisione del precedente grado di giudizio e in via definitiva ha ordinato a Mountain View di versare effettivamente all’Irlanda i 13 miliardi delle imposte già custodite dall’avvio della controversia in un conto bloccato. La Commissione accusava la Mela di aver beneficiato ingiustamente di due accordi fiscali (‘tax ruling’) con Dublino, che fino al 2014 le hanno garantito grazie a una intricata struttura aziendale di poter godere di un’aliquota inferiore all’1%.

Apple aveva interrotto la pratica nel 2014, dopo una svolta sulle regole fiscali in Irlanda, legata anche all’intervento della Commissione. In una sentenza separata, anche in questo caso definitiva, Palazzo Berlaymont ha vinto nella causa Antitrust contro Google, accusata di abuso di posizione dominante per aver dato maggior visibilità ai propri servizi di shopping nella ricerca online (10 settembre).

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