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Madrid – Il ministro dell’Agricoltura, Pesca e Alimentazione del Governo di Spagna, Luis Planas, ha assicurato ai consiglieri del ramo che difenderà delle quote di pesca che garantiscano la viabilità e redditività della flotta spagnola durante la negoziazione della prossima settimana a Bruxelles nel Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea, che si terrà il 9 e 10 dicembre a Bruxelles.
In questo Consiglio dei Ministri si affronteranno le possibilità di pesca per il 2025 e 2026 nell’Atlantico per le popolazioni di pesci che sono competenza esclusiva dell’UE, poiché le negoziazioni con il Regno Unito e la Norvegia sono ancora in corso.
Durante l’incontro del Consulente di Politica Agricola e Politica della Pesca per gli Affari Comunitari, Planas ha anticipato la “complessità” di queste negoziazioni, pur dicendo che la Spagna insisterà affinché si tenga conto dell’impatto sociale ed economico nel momento di stabilire i Totali Ammissibili di Catture (TAC) e le quote.
Per quanto riguarda il Mediterraneo, il rappresentante spagnolo ha sottolineato che le negoziazioni saranno “complesse”, dato che quest’anno termina il periodo transitorio di cinque anni del piano pluriennale, con una “proposta deludente” da parte della Commissione Europea, che, a suo avviso, non tiene conto degli sforzi effettuati dal settore della pesca e che “impedisce la viabilità della flotta a strascico”.
Per questo, Spagna, Francia e Italia hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta per chiedere alla Commissione Europea una moratoria delle misure di gestione della pesca nel Mar Mediterraneo per il 2025.
Nel caso della Spagna, la proposta significherebbe la sparizione delle 556 imbarcazioni che compongono la flotta a strascico dell’intero litorale Mediterraneo e la distruzione dei 17.000 posti di lavoro che genera.
D’altro canto, Planas ha indicato che le quote per l’Organizzazione delle Pescherie dell’Atlantico del Nord (NAFO) sono già state concordate, con buoni risultati per la flotta peschereccia spagnola, specialmente quella galiziana, che, dopo 32 anni di moratoria, potrà tornare a pescare nelle acque internazionali dei grandi banchi di Terranova. Ha anche valutato favorevolmente i miglioramenti raggiunti nell’incontro della Commissione Internazionale per la Conservazione del Tonno Atlantico (ICCAT, secondo le sue sigle in inglese).
Per quanto riguarda i temi agricoli, il titolare dell’Agricoltura ha informato i consiglieri che il Consiglio affronterà lo stato di situazione del regolamento delle piante ottenute con nuove tecniche genomiche (NGT). A questo proposito, ha affermato che la Spagna continuerà a lavorare per ottenere un accordo del Consiglio che faciliti l’immissione sul mercato delle piante NGT, in particolare di quelle che possano considerarsi equivalenti a quelle ottenute per miglioramento convenzionale.
Ha inoltre segnalato che la presidenza ungherese presenterà un punto sulle opportunità della bioeconomia per il settore agricolo. Planas ritiene che la futura strategia che si progetterà in questo campo debba raccogliere l’importanza della bioeconomia circolare, per garantire la sicurezza alimentare e permettere di avanzare verso una produzione agroalimentare “più efficiente, redditizia e competitiva”.
Il ministro spagnolo ha anticipato che il Consiglio affronterà anche diverse questioni tecniche sulla proposta di regolamento di produzione e commercializzazione di materiale di riproduzione vegetale, lo stato di situazione del regolamento sul benessere animale durante il trasporto, diverse questioni veterinarie, specialmente quelle legate ai vaccini o ai progressi nella normativa sulle foreste europee resilienti. (2 dicembre)
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