Il presidente del Governo spagnolo, Pedro Sánchez, ha difeso davanti al presidente cinese, Xi Jinping, la necessità che l’Unione Europea (UE) e il gigante asiatico cerchino attraverso il dialogo soluzioni reciprocamente vantaggiose per evitare lo scontro commerciale riguardo ai dazi sui veicoli elettrici cinesi e sull’importazione di suini e altri beni da parte di Pechino.
Questo è stato uno dei messaggi che ha trasmesso al leader cinese all’inizio del loro incontro che hanno tenuto nel Palazzo di Diaoyutai, a Pechino, nel primo giorno della sua visita in Cina, la seconda in meno di un anno e mezzo.
In un “contesto geopolitico ed economico globale sempre più complesso, dobbiamo lavorare insieme per risolvere le differenze attraverso la negoziazione con spirito di dialogo e collaborazione e all’interno dei quadri multilaterali”, ha rivendicato Sánchez, scommettendo di cercare innanzitutto “soluzioni che siano vantaggiose per tutte le parti”.
In questo senso, ha ribadito l’impegno della Spagna per il rafforzamento delle relazioni tra Europa e Cina, auspicando un legame “più stretto, ricco ed equilibrato” che promuova la “prosperità” di entrambe le regioni.
L’UE deve decidere nelle prossime settimane sull’imposizione di dazi alle auto elettriche cinesi, mentre Pechino ha minacciato misure simili che colpirebbero il settore suinicolo spagnolo.
Parallelamente, il ministro spagnolo dell’Agricoltura, Pesca e Alimentazione, Luis Planas, ha manifestato la sua speranza che si raggiunga una soluzione ai recenti attriti commerciali tra l’UE e la Cina dopo che il gigante asiatico ha avviato un’indagine ‘antidumping’ sulle importazioni europee di carne di maiale e prodotti suini, così come sui prodotti lattiero-caseari, come rappresaglia per i dazi dell’UE sulle auto elettriche cinesi.
“Spero e desidero sinceramente che la cosa non vada oltre e si arrivi a una possibile soluzione. Credo che sia chiaro che nel commercio internazionale ci beneficiamo tutti e, evidentemente, ci beneficiamo l’uno e l’altro, e uno settore e l’altro”, ha ricordato Planas in un’intervista a Europa Press.
Una situazione internazionale che “preoccupa” il ministro dell’Agricoltura spagnolo, il quale lamenta che si usino “i prodotti agroalimentari come misura di ritorsione nei conflitti commerciali”. “Non siamo l’origine del conflitto, a suo tempo si è discusso presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) tutto quanto relativo agli aiuti agricoli e abbiamo un quadro perfettamente stabilito a livello internazionale”, ha sottolineato.
A questo proposito, il ministro dell’agricoltura ha lanciato un messaggio di “calma e serenità” ai settori colpiti, ricordando che sia il Ministero dell’Economia, Commercio e Impresa, sia il suo Dipartimento, sono “perfettamente coordinati” con la Commissione Europea per difendere gli interessi del settore spagnolo e cercare una soluzione che eviti l’imposizione di dazi al settore zootecnico, che “non lo merita”.
La Cina è diventata un mercato strategico per gli alimenti spagnoli, con esportazioni nel 2023 che hanno raggiunto 1.881,54 milioni di euro e un saldo commerciale positivo di 500,42 milioni di euro, un aumento del 19,4% rispetto all’anno precedente.