Bruxelles – La Spagna riferirà lunedì alla Commissione Europea la sua preoccupazione per l’indagine ‘antidumping’ delle autorità cinesi sulle importazioni di carne di maiale e sottoprodotti suini provenienti dall’Unione Europea che Pechino ha lanciato in rappresaglia ai dazi dell’UE sulla sua auto elettrica.
Il Ministero del Commercio della Repubblica Popolare Cinese ha annunciato lo scorso giugno l’apertura di questa indagine ‘antidumping’, un’iniziativa che è arrivata pochi giorni dopo che Bruxelles ha annunciato l’imposizione di dazi fino al 38,1% sulle auto elettriche a batteria importate dalla Cina.
Dopo aver appreso l’annuncio del gigante asiatico, la Commissione Europea ha affermato che seguiva con molta attenzione l’indagine e ha avvertito che sarebbe intervenuta se il processo non avesse rispettato le regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC).
Fonti diplomatiche hanno assicurato che c’è “preoccupazione” in diversi Stati membri, tra cui la Spagna, essendo uno dei principali produttori ed esportatori di carne di maiale verso la Cina, sebbene segnalino anche che è stata presa l’iniziativa di diversificare i mercati per evitare maggiori conseguenze.
Questo sarà uno dei dibattiti attorno ai quali ruoterà la prima riunione dei ministri dell’Agricoltura che si terrà sotto la presidenza ungherese del Consiglio, nell’ambito di una discussione più ampia su questioni legate al commercio.
Così, si prevede che alcuni ministri solleveranno la questione, ma fonti diplomatiche non prevedono che si produrrà un “forte dibattito politico”, il che non significa che ciò non avverrà in futuro, cosa per la quale la presidenza ungherese dichiara di essere “preparata”.
Diverse delegazioni concordano sul fatto che è “presto” per sapere quali saranno le conseguenze sui prodotti agroalimentari dei dazi UE sulle auto elettriche cinesi e ammettono che, in ogni caso, sarà un processo “molto lungo” in cui la Commissione informerà i Ventisette sui progressi puntuali, anche se non si aspettano decisioni o misure a breve termine.
Nonostante la crescente preoccupazione tra gli Stati membri con maggior peso delle esportazioni di carne suina nella loro economia, le stesse fonti hanno indicato che ci si aspettava che la Cina prendesse misure di protezione ora che il suo settore produttore è “recuperato” e vedono in modo “positivo” che l’UE abbia saputo “prendere l’iniziativa e diversificare i mercati” per evitare disagi. (11 luglio)