Bruxelles – I negoziatori della Commissione europea e della Cina hanno avviato colloqui su modi per facilitare il trasferimento di dati non personali. A causa delle restrizioni imposte dalla Cina, le aziende europee trovano sempre più difficile esportare dati.
I flussi di dati sono una componente essenziale del commercio. Gli investimenti diretti esteri dipendono in larga misura dalla capacità delle aziende di gestire i propri dati oltre confine. Questo è particolarmente importante nei settori della finanza e delle assicurazioni, ma anche nel settore farmaceutico, nell’industria automobilistica e nell’ICT. Anche la ricerca e lo sviluppo si basano sul trasferimento dei dati.
È tuttavia diventato sempre più difficile per le aziende europee esportare i propri dati dalla Cina all’Europa. Per motivi di sicurezza, Pechino limita il trasferimento di “dati importanti”, ma questo concetto è interpretato molto ampiamente in Cina. Ciò ha portato a una crescente sfiducia degli investitori europei in Cina, sostiene la Commissione.
Gli esperti tecnici stanno ora cercando un modo per facilitare i flussi di dati tra l’UE e la Cina. In una fase successiva, la discussione continuerà a livello politico.
La Commissione europea ha già concluso in precedenza un accordo di principio con il governo cinese per facilitare il trasferimento di dati non personali per le aziende europee e per rispettare le leggi cinesi sui dati. Durante la loro visita a Pechino, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel hanno già discusso della questione con il presidente cinese Xi Jinping nel dicembre dello scorso anno. (28/09/2024)