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Skopje – Il Ministro degli Affari Esteri e del Commercio Estero Timcho Mucunski ha dichiarato che la Ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, durante il loro recente incontro a Berlino, oltre a menzionare le modifiche costituzionali, che attualmente ci sono poste come condizione per continuare il processo di integrazione europea, non ha escluso la possibilità di un dialogo su iniziative, perché lo spirito dei valori europei è comunicare tra di noi, discutere e assicurarsi che siamo strategicamente allineati nella stessa direzione.

– Non voglio entrare nel dialogo su ciò che esattamente ha detto la ministra. Ha detto che al momento l’unanimità è una regola che pubblicamente ha dichiarato – la Germania vuole cambiare nella parte dell’allargamento. E la Germania ha anche un’iniziativa attiva per cambiarla nella parte dell’allargamento, sostenuta da diversi Stati membri. La ministra ha anche detto che attualmente ci è posto come condizione il processo di modifiche costituzionali, ma allo stesso tempo, almeno per quanto ho seguito, non ha escluso la possibilità di un dialogo su iniziative, perché lo spirito dei valori europei è comunicare tra di noi, discutere e assicurarsi che siamo strategicamente allineati nella stessa direzione. Apprezzo davvero che un grande Stato membro come la Germania, direi, invia un forte messaggio, ha detto Mucunski.

Sul quando avranno luogo le modifiche costituzionali e se avranno luogo, dice, la risposta definitiva a questa domanda la daranno due terzi dei deputati e che l’attuale maggioranza governativa ha quasi due terzi dei 120 deputati. – Al momento non potrei rispondervi concretamente. Ma ciò che posso dirvi è che innanzitutto noi come Governo abbiamo la consapevolezza che le modifiche costituzionali sono una condizione per avviare i negoziati. Non voglio dire che la ministra in Germania dica una cosa, e noi ne diciamo un’altra. Siamo tutti consapevoli che questa è la condizione, molto mal formulata, ma questa è la condizione attualmente, dice Mucunski.

Secondo lui, vogliamo progredire nel percorso europeo, ma vogliamo anche un approccio che protegga noi e protegga anche l’UE. Alla domanda se aspetteremo che l’UE cambi il principio decisionale dell’unanimità per continuare il percorso di integrazione europea e quali sono i piani del Governo nel caso in cui, dopo le elezioni, non si formi un governo in Bulgaria e non ci sia un partner rilevante per il dialogo lì, Mucunski afferma che lo Stato non ha tempo da perdere e deve avere un dialogo aperto. (21 ottobre)