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Bruxelles/Lubiana – La candidata slovena alla commissione europea per l’allargamento Marta Kos ha superato con successo l’audizione al comitato parlamentare per gli affari esteri (Afet). Durante l’audizione di tre ore ha evidenziato come assoluta priorità il sostegno all’Ucraina, ed è stata oggetto di critiche riguardo al suo passato politico. Ha definito l’allargamento e la riforma dell’unione una necessità strategica.

Un’UE più grande e riformata è una necessità strategica, ha sottolineato Kos nella sua presentazione. Ha assicurato che, se confermata come commissaria, il suo obiettivo primario sarà garantire il sostegno ai paesi che desiderano aderire all’UE.

Secondo le sue parole, per la prima volta dopo dieci anni esiste una reale possibilità di portare uno o due paesi al termine del processo negoziale. I negoziati di adesione con il Montenegro potrebbero essere conclusi entro la fine del 2026, con l’Albania entro la fine del 2027, ha dichiarato.

Ha anche annunciato una stretta collaborazione con Kiev per avvicinare l’Ucraina all’unione. Kos, che come commissaria sovrintenderà anche all’assistenza a Kiev, ha sottolineato che il sostegno economico, militare e politico europeo non aiuta solo gli ucraini, ma difende l’intero continente europeo e l’ordine mondiale, basato sul diritto internazionale e sul multilateralismo. Ha annunciato che, se confermata, visiterà immediatamente l’Ucraina dopo l’inizio del mandato.

L’audizione è stata caratterizzata anche da accuse di collaborazione con i servizi segreti jugoslavi in passato, che Kos ha fermamente respinto. Ha anche respinto l’accusa di provenire dal circolo dell’ex presidente Milan Kučan e del sindaco di Lubiana Zoran Janković, che sarebbero vicini al presidente russo Vladimir Putin.

Per il successo dell’audizione e la conferma davanti al comitato, tra gli altri, le hanno fatto le congratulazioni il primo ministro sloveno Robert Golob e la presidente dello stato Nataša Pirc Musar. (7 novembre)

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