La decisione di approvare l’inclusione della Polonia e di altri sei paesi dell’UE nella procedura per deficit eccessivo sarà presa la prossima settimana per iscritto – hanno informato fonti dell’UE martedì PAP. Le raccomandazioni su come uscire dalla procedura saranno pubblicate dalla Commissione Europea a novembre.
Il 19 giugno la Commissione Europea ha proposto di includere sette paesi nella procedura per deficit eccessivo. Nel rapporto pubblicato allora ha giustificato tale passo nei confronti di Polonia, Francia, Italia, Belgio, Ungheria, Malta e Slovacchia per la mancanza di azioni correttive; la procedura è stata riattivata anche nei confronti della Romania.
Le decisioni proposte dalla Commissione Europea saranno infine approvate dai paesi membri nel Consiglio dell’UE. Originariamente ciò doveva avvenire nella riunione dei ministri delle finanze di martedì a Bruxelles, ma i documenti sono stati inviati al Consiglio solo questa settimana. Prima, infatti, il Comitato Economico e Finanziario, organo consultivo della Commissione Europea composto da esperti dei paesi membri, doveva esprimere un parere sull’avvio della procedura. Il comitato ha terminato i lavori solo la scorsa settimana.
“Il comitato ha discusso preliminarmente le decisioni, il che può essere interpretato come un accordo di base dei paesi membri sull’esistenza di un deficit eccessivo nei sette paesi proposti dalla Commissione Europea e la loro intenzione di avviare la procedura per deficit eccessivo nei loro confronti” – affermano fonti. La decisione preliminare sarà presa nella riunione del 24 luglio degli ambasciatori dei paesi membri, ed in seguito le capitali la approveranno per procedura scritta. La decisione è attesa intorno al 26 luglio.
La procedura per deficit eccessivo viene avviata quando in un determinato paese dell’UE il deficit del settore pubblico supera il 3% del PIL o il debito pubblico è superiore al 60% del PIL.
In passato, insieme alle decisioni di avviare la procedura per deficit eccessivo nei confronti di singoli stati, la Commissione Europea proponeva subito raccomandazioni in cui consigliava il percorso correttivo. Quest’anno, tuttavia, la Commissione Europea lo farà più tardi, a novembre. Il piano infatti è di combinare queste raccomandazioni con i lavori sui piani nazionali a medio termine – una novità nelle regole fiscali introdotta dalla recente riforma, che obbliga i paesi a preparare piani per mantenere le finanze sotto controllo. (16.07.2024)