L’Unione Europea ha ripristinato martedì i dazi sulle importazioni di uova e zucchero dall’Ucraina. Ha così utilizzato il cosiddetto freno di sicurezza previsto dal nuovo regolamento che proroga il libero commercio con l’Ucraina fino a giugno 2025.
Il commercio di prodotti agricoli con l’Ucraina è stato liberalizzato a giugno 2022. In questo modo l’UE ha sostenuto i produttori ucraini, che si sono trovati in una situazione difficile dopo l’attacco russo al loro paese.
I regolamenti che aboliscono i dazi e le contingenti sono validi per un anno. L’UE ha prorogato due volte la liberalizzazione commerciale con l’Ucraina, ma quest’anno sono state introdotte restrizioni.
L’Ucraina può continuare ad esportare cibo nell’UE secondo le regole liberalizzate, ma alcuni prodotti – uova, pollame, miele, zucchero, avena, mais e semolino – sono soggetti a restrizioni quantitative. Nel calcolarle si tiene conto della media del 2023, 2022 e del primo semestre del 2021. Se il volume delle importazioni supera la media di questo periodo, la Commissione Europea può attivare il cosiddetto freno di sicurezza che porta al ripristino dei dazi.
È già successo per l’avena; da martedì – in seguito alla pubblicazione di due regolamenti nella Gazzetta Ufficiale dell’UE – anche gli esportatori di uova e zucchero sono soggetti a dazi.
I dazi saranno ripristinati fino alla fine del 2024. L’UE applicherà ai produttori di uova e zucchero l’aliquota base che si applica ad altri paesi terzi ai sensi delle regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC). Dal 1° gennaio 2025 i dazi possono essere nuovamente aboliti.
Il libero commercio con l’Ucraina alle attuali condizioni resterà in vigore fino al 5 giugno 2025. (02.07.2024)