Skopje – Capisco la commissaria europea, doveva superare l’audizione su cui dovevano votare anche gli eurodeputati del nostro vicino orientale e questa è la dimensione. Penso che attraverso quella ottica abbia visto quei messaggi e io attraverso quella ottica vedo quei messaggi. Sono convinto che nel periodo che seguirà, attraverso conversazioni comuni, finalmente, dopo 2,5 decenni, la strada della Macedonia verso l’adesione a pieno titolo all’UE sarà ampiamente aperta e sarà valutata sulla base dei risultati e delle competenze, e non a causa di questioni bilaterali. Sono convinto che ce la faremo, ha detto il premier Hristijan Mickoski in relazione alla dichiarazione della commissaria europea Marta Kos secondo la quale il paese deve attuare le modifiche costituzionali.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, Mickoski ha affermato che “deve e non sarà”, e ha basato questo ottimismo, come ha sottolineato, su tutti gli incontri avuti finora con i leader mondiali rilevanti, realizzati negli ultimi quasi cinque mesi.
I colloqui con il presidente francese Emmanuel Macron a Budapest, il premier li ha qualificati come un dialogo sostanziale nel quale non si è discusso solo delle integrazioni europee macedoni.
– Oltre alle questioni relative all’integrazione dell’UE del nostro paese, abbiamo parlato anche della cooperazione economica, abbiamo molti progetti infrastrutturali, sanitari che sono importanti per noi e che come governo con governo possiamo realizzare, la comunicazione continua, durante il giorno avevamo l’opportunità di stare spesso insieme e discutere su molte questioni aperte, ha sottolineato Mickoski dopo aver ispezionato i lavori di costruzione su tre lotti a Veles. (9 novembre)