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Bruxelles (ANSA) – La Commissione europea ha deciso di aumentare i dazi sulle importazioni di auto elettriche cinesi che “beneficiano di sussidi ingiusti” e “stanno causando una minaccia di danno economico ai produttori Ue”. Verranno imposti provvisoriamente dei dazi compensativi sulle importazioni. I dazi ai tre produttori cinesi inclusi nel campione saranno: Byd del 17,4%; Geely: 20%; Saic 38,1%. Altri produttori che hanno collaborato all’indagine saranno soggetti a un dazio del 21%, mentre sarà del 38,1% per quanti non hanno collaborato. 

La Germania si dice contraria alle misure e chiede alla Commissione di offrire alla Cina un tavolo di confronto. “I dazi punitivi della Commissione europea si ripercuotono sulle imprese tedesche e i loro prodotti di punta”, dice il ministro tedesco dei Trasporti Volker Wissing. “I veicoli devono diventare più economici attraverso una maggiore concorrenza, mercati aperti e condizioni di localizzazione significativamente migliori nell’Ue, non attraverso guerre commerciali e preclusioni di mercato”.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso ha salutato “con soddisfazione l’annuncio”, “per tutelare la produzione europea nella piena consapevolezza che abbiamo anche noi: la possibilità di riaffermare in Italia l’industria automobilistica italiana, uno dei settori trainanti dello sviluppo industriale del nostro paese a cui non vogliano assolutamente rinunciare”. 

L’Ue “ha ignorato i fatti e le regole del Wto, le ripetute forti obiezioni cinesi, gli appelli e la dissuasione di governi e industrie di diversi Stati europei” ha detto il ministero del Commercio di Pechino, contestando le conclusioni Ue, “prive di fondamento fattuale e giuridico” che ignorano “il fatto oggettivo che i vantaggi della Cina nei veicoli elettrici derivano dalla concorrenza aperta” (12 maggio).

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