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Berlino – La ministra degli esteri tedesca Annalena Baerbock, dopo l’incontro con il ministro degli esteri e del commercio estero della Macedonia del Nord, Timcho Mutsunski, a Berlino, ha dichiarato di sostenere l’abolizione del consenso nel processo decisionale nell’UE, ma fino a quando ciò non avverrà, la Macedonia del Nord deve rispettare i compromessi, riferisce Deutsche Welle.
– L’inserimento della minoranza bulgara nella vostra Costituzione è l’ultimo passo per aprire il primo cluster negoziale con l’UE, ha dichiarato Baerbock. L’incontro si svolge un giorno dopo il vertice del processo di Berlino a Berlino, durante il quale i leader dei paesi dei Balcani occidentali hanno concordato diversi accordi per migliorare la cooperazione nel settore dell’economia e dell’istruzione.
Alla conferenza stampa dopo l’incontro con Mutsunski, Baerbock ha parlato delle modifiche costituzionali come un passo cruciale verso l’inizio dei negoziati della Macedonia del Nord con l’UE, sottolineando di sperare che possa esserci una svolta in tal senso dopo le elezioni parlamentari in Bulgaria alla fine del mese.
– Sappiamo quanto sia difficile apportare modifiche costituzionali nelle democrazie e l’ho chiesto anche durante la mia ultima visita in Macedonia del Nord. Ma allora era in corso una campagna elettorale e ho capito che allora questo passo non era possibile. Ora ci sono elezioni in Bulgaria, e poi c’è un’opportunità che deve essere colta insieme, ha detto Baerbock.
In questo contesto, la ministra tedesca ha detto che la leadership è la cosa più importante. – Spesso in politica si sottovaluta quanto sia importante la leadership. I passi importanti, compresi i processi integrativi, hanno sempre avuto successo quando i responsabili politici hanno avuto il coraggio di fare del loro meglio per il loro paese, nonostante l’atmosfera sociale negativa. Noi, come Germania, vogliamo aiutare affinché ciò accada anche nel caso della Macedonia del Nord e della Bulgaria, ha detto Baerbock.
Secondo lei, nel caso della Macedonia del Nord non si tratta di ingiustizia, ma di rispetto delle regole dell’UE.
– Le regole nell’UE sono tali, si decide all’unanimità, e qui non si tratta di ingiustizia. Non siamo d’accordo con i nostri partner europei su tutto, ma queste sono le regole. Fino a quando queste regole non verranno modificate, per le quali io personalmente mi batto, devono essere rispettate, ha sottolineato Baerbock, ribadendo ancora una volta che senza fare l’ultimo passo, la strada verso l’UE non potrà continuare. (15 ottobre)
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