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Bruxelles – Il ministro degli Affari Esteri, Unione Europea e Cooperazione del Governo di Spagna, José Manuel Albares, ha assicurato questo lunedì che “non c’è dibattito” sull’inviare truppe europee per controllare un futuro cessate il fuoco in Ucraina, sottolineando che questo è uno scenario che la Spagna “non si pone”.

“Siamo nel campo delle speculazioni. Non è un dibattito in questi momenti tra gli europei”, ha dichiarato il ministro spagnolo al suo arrivo alla riunione dei ministri europei degli Esteri a Bruxelles. “Non è qualcosa che la Spagna sta prendendo in considerazione”, ha sottolineato escludendo in modo chiaro questa opzione.

Sulla stessa linea, l’Alta Rappresentante dell’UE per la Politica Estera, Kaja Kallas, ha allontanato la possibilità di inviare truppe europee sottolineando che “prima deve esserci la pace per inviare una missione di mantenimento della pace”.

“La Russia non vuole la pace. Questo è chiaro”, ha dichiarato, alludendo alle posizioni del ministro degli Esteri russo, Serguei Lavrov, in una recente intervista, per cui ha ribadito che “non si può discutere” l’invio delle truppe di pace.

Tuttavia, lo scenario che vede l’intervento delle truppe europee per rafforzare l’Ucraina in un futuro cessate il fuoco è un dibattito in crescita in Europa da quando il presidente francese, Emmanuel Macron, insiste nella sua proposta di dispiegare forze in certe parti dell’Ucraina per garantire la sicurezza del paese mentre avanza nel suo processo di adesione alla NATO.

Così stanno le cose, l’UE ha spiegato che non esclude nessuna misura relativa al sostegno militare all’Ucraina e, benché la Polonia abbia respinto questo scenario nella visita di Macron a Varsavia, l’Europa ha sul tavolo piani futuri per rafforzare Kiev di fronte all’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca. In questo contesto, diversi media hanno riferito di una riunione tra vari leader europei e il segretario generale della NATO, Mark Rutte, per affrontare il futuro dell’Ucraina ai margini dei vertici europei di questo mercoledì e giovedì.

Nei circoli diplomatici a Bruxelles si vede “inevitabile” il dibattito sul possibile dispiegamento di militari europei, dal momento che il presidente degli Stati Uniti si è posto come obiettivo di ottenere presto negoziati di pace in Ucraina, sebbene si ritenga che ci sia ancora molto da capire per sapere in quali condizioni avverranno le conversazioni e l’eventuale cessazione delle ostilità.

“Siamo a un livello concettuale su cose in cui bisogna pensare se c’è un accordo”, ammettono le fonti diplomatiche, sebbene sottolineino che non ci sono piani dettagliati e per il momento il presidente russo, Vladimir Putin, non ha mostrato la volontà di sedersi a negoziare. (16 dicembre)

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