Bruxelles – La presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, ha assicurato questo venerdì che il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, deve affrontare la Giustizia per le irregolarità nelle elezioni e la repressione lanciata contro l’opposizione invece di “giurare illegittimamente” l’incarico.
In un messaggio sui social media, la leader dell’Eurocamera ha reclamato alle autorità chaviste di “restituire il Venezuela al popolo” e difeso che deve “prevalere la libertà”.
“Maduro deve affrontare la giustizia non giurare illegittimamente. Il Venezuela sarà libero”, ha indicato in un appunto in cui mostra sostegno alla leader dell’opposizione María Corina Machado, che è stata arrestata giovedì nel quadro delle proteste nei dintorni di Caracas contro l’assunzione di incarico di Maduro.
Machado ha confermato di essere stata arrestata dalle “forze repressive del regime” sebbene ora si trovi in “un luogo sicuro”, nelle prime parole da quando il suo team di campagna ha informato del suo arresto e successiva liberazione dopo la fine di una manifestazione tenutasi a Chacao.
Da parte sua, il Governo di Spagna ha deciso di non inviare alcun rappresentante alla presa di possesso di Nicolás Maduro, secondo quanto informato da fonti del Ministero degli Affari Esteri, Unione Europea e Cooperazione.
L’Esecutivo spagnolo non ha riconosciuto in nessun momento la vittoria di Maduro nelle elezioni presidenziali del passato 28 luglio dopo che il Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) non ha reso pubblici i verbali di voto e che quelli resi noti dall’opposizione indicano una vittoria netta del loro candidato, Edmundo González.
La Spagna si è mantenuta ancorata alla posizione comune a livello europeo che non riconosce Maduro come presidente ma non ha voluto riconoscere Edmundo González come il presidente eletto, come richiesto al Governo sia dal Congresso dei Deputati che dal Senato.
Nel frattempo, ha offerto asilo politico al veterano diplomatico, candidato dell’opposizione di fronte all’impedimento di María Machado di candidarsi, che ha manifestato la sua volontà di essere in Venezuela per prendere possesso questo venerdì.
Con l’assenza di un rappresentante spagnolo questo venerdì, che si prevede sarà seguita anche dal resto dei partner dell’UE, l’Esecutivo manifesterà il suo non riconoscimento di Maduro come presidente, ma per ora non si procederà alla chiusura dell’Ambasciata a Caracas.
In linea con quella volontà di mantenere aperta la rappresentanza diplomatica al di fuori delle circostanze politiche, il Consiglio dei Ministri del Governo di Spagna ha nominato all’inizio di dicembre il diplomatico Álvaro Albacete come nuovo ambasciatore e questo ha presentato lettere credenziali davanti allo stesso Maduro per poter esercitare come rappresentante degli interessi della Spagna il passato 23 dicembre. (8 e 9 gennaio)