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BRUXELLES – Il presidente del Consiglio europeo, António Costa, ha avvertito il Presidente della Cina, Xi Jinping, che è necessario “riequilibrare gli squilibri commerciali ed economici esistenti” tra Pechino e l’Unione Europea (UE).
In una conversazione telefonica con Xi Jinping, entrambi hanno concordato che la “cooperazione è preferibile alla competizione”, secondo fonti europee.
Costa e Xi hanno detto che è necessario trovare una risoluzione con “benefici reciproci” per la disputa sui veicoli elettrici.
La Commissione Europea ha deciso di imporre tasse aggiuntive sui veicoli elettrici cinesi, dopo che un’indagine condotta dallo stesso esecutivo comunitario ha concluso che Pechino stava aiutando le imprese, portando il prezzo di questi automobili a essere più basso di quanto dovrebbe essere. La decisione è stata vista come anticoncorrenziale.
Il presidente del Consiglio europeo ha detto al Presidente della Cina che è importante “lavorare insieme per risolvere i problemi globali, in particolare i cambiamenti climatici”.
I due hanno concordato che una cooperazione più stretta tra Pechino e i 27 paesi dell’Unione “era un segnale positivo per la pace mondiale”.
La divergenza tra i due poli è sorta in relazione all’Ucraina, che a febbraio 2022 è stata vittima di un’invasione russa.
Durante la conversazione di oggi, António Costa ha avvertito che nessun paese dovrebbe aiutare la Russia nel conflitto, tanto meno aiutare Mosca a eludere le restrizioni imposte dalla UE.
Xi Jinping ha ricordato che la Russia è un vecchio alleato di Pechino, ma ha detto che era necessario raggiungere una pace giusta e duratura in Ucraina.
Per quest’anno è prevista anche una conferenza UE – Cina, in occasione del 50° anniversario delle relazioni diplomatiche tra il blocco comunitario e Pechino. Ancora non c’è una data precisa per la realizzazione della conferenza.
L’ultima conferenza è stata a dicembre 2023, a Pechino, ed è stata la prima riunione in presenza dal 2019. La pandemia di covid-19 ha impedito la realizzazione di altri incontri in presenza.
Già allora l’allora presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha detto che, insieme a Xi Jinping, il blocco dei 27 e Pechino avevano concordato di rispettare il diritto internazionale e cooperare per risolvere le sfide globali. (14/01/25)
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