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Bruxelles – In caso di una “guerra commerciale (con gli USA, ndr) tutti pagherebbero il conto e ci sarebbe un terzo che ride, sarebbe la Cina”, ha dichiarato il cancelliere ad interim austriaco Alexander Schallenberg (ÖVP) prima dell’inizio del vertice informale dell’UE lunedì a Bruxelles davanti ai giornalisti. Schallenberg ha sottolineato che ha “senso incontrarsi senza un’agenda eccessiva” e affrontare due temi, la sicurezza “e il rapporto con il partner più importante, gli USA”.

“Abbiamo un anello di fuoco attorno all’Europa, non conosciamo il nostro futuro”, ha detto il cancelliere. È “sensato riflettere su cosa ci serve per il futuro” e “non stipulare un’assicurazione contro gli incendi solo quando la casa è già in fiamme”.

“Gli USA sono il nostro partner commerciale più importante, ma anche viceversa, ci danneggeremmo a vicenda”, ha detto Schallenberg in occasione dei dazi nuovamente annunciati dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump contro i beni dell’UE e delle possibili reazioni dell’UE. Ma: “Siamo preparati, non è che questo ci sorprenda. Siamo pronti a difendere i nostri interessi come Unione Europea.” È particolarmente importante “che restiamo uniti e non ci lasciamo dividere perché solo così siamo forti.” Schallenberg ha avvertito delle “minacce preventive” e si è mostrato fiducioso che si possa raggiungere un accordo con gli USA.

Più denaro per la difesa

Il secondo grande tema del vertice è rendere l’Europa “più resistente, più efficiente, più autonoma nel settore della sicurezza e della difesa”. I bilanci della difesa devono aumentare. In quanto paese neutrale, l’Austria assume qui un ruolo speciale. Schallenberg ha sottolineato che non c’è “una taglia standard per la politica di difesa nell’UE”, ogni Stato ha la propria politica e ci sono Stati come l’Austria che sono neutrali. Anche nel quadro della neutralità tuttavia, “pooling e sharing”, ricerca e approvvigionamento comuni, “sono vantaggiosi anche per noi e avrebbero senso”.

Egli è molto favorevole ad applicare le regolamentazioni del mercato interno anche alla difesa. “Al momento ognuno compra presso le proprie industrie belliche e non ci sono acquisti su scala europea”, ha detto Schallenberg. Ha sottolineato che non fa parte dei negoziati di governo e non vuole anticipare, ma anche per la sorveglianza dello spazio aereo la linea guida dell’Austria è rimasta invariata da anni e avrebbe senso il pooling. Sullo sfondo ci sono le discussioni su una possibile uscita dal sistema “Sky Shield”.

Schallenberg ha accolto con favore il fatto che con il primo ministro britannico Keir Starmer, per la prima volta dalla Brexit, un britannico sia di nuovo seduto a tavola alla cena. Ha fatto appello a una “collaborazione molto più stretta con la Gran Bretagna nel settore sicurezza”. Entrambe le parti si sono indebolite con la Brexit, “dovremmo superare i nostri limiti”, e “cercare opportunità per una nuova collaborazione innovativa”. (04.02.2025)