LUSSEMBURGO – Il Tribunale generale dell’Unione Europea (UE) ha respinto oggi un ricorso presentato dalla Ryanair contro un aiuto di Stato, di 1,2 miliardi di euro, dato alla TAP nel 2020, durante la crisi del covid-19.
In questione c’è un aiuto di Stato, fino a 1,2 miliardi di euro, che il Portogallo ha concesso alla TAP Air Portugal, con il quale si intendeva mantenere la compagnia aerea in attività per sei mesi, e che la Commissione europea ha autorizzato, secondo un comunicato.
In una prima fase, a giugno 2020, la compagnia irlandese a basso costo Ryanair ha contestato, riuscendo ad ottenere l’annullamento dal Tribunale generale, a maggio 2021, sostenendo che l’esecutivo comunitario non aveva indicato che il beneficiario apparteneva a un gruppo di aziende più grande, il che era necessario per esaminare se la TAP SGPS fosse idonea per un aiuto di emergenza.
Corretto l’errore, Bruxelles ha nuovamente autorizzato la concessione dell’aiuto di Stato alla TAP a luglio 2021, affermando nella sentenza odierna, che respinge il ricorso della Ryanair, che sono state rispettate le condizioni di ammissibilità per un aiuto di emergenza.
Per il Tribunale generale, “i principi di non discriminazione, della libera prestazione di servizi e della libertà di stabilimento non sono stati nemmeno violati”, aggiungendo inoltre che “sono anche respinte “le affermazioni della Ryanair secondo cui l’analisi effettuata dalla Commissione è stata incompleta e insufficiente e che la decisione non è stata sufficientemente motivata”.
Il covid-19, una malattia infettiva causata dal virus SARS-CoV-2, è stata identificata per la prima volta a dicembre 2019, in Cina, e si è trasformata in una pandemia, uccidendo milioni di persone e causando una crisi globale. (05/02/25)
![pt-pt flag](https://europeannewsroom.com/wp-content/themes/enr/assets/img/lang/pt-pt.png)
This article has been translated by Artificial Intelligence (AI). The news agency is not responsible for the content of the translated article. The original was published by Lusa.