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«Tre anni dall’inizio dell’invasione, credo che sia un’opportunità importante per ricordare l’enorme costo umano. È stato causato tanto dolore, tanta distruzione, le vite di molti sono state sconvolte, ed è imperativo che tutti lavoriamo per porre fine a questo. I tuoi sacrifici e i sacrifici del tuo popolo, caro Volodymyr, non possono essere vani. E ritengo importante fare un passo indietro e riconoscere che la tua resilienza e il tuo coraggio, il tuo personale coraggio, sono stati straordinari», ha dichiarato il primo ministro Kyriakos Mitsotakis nel suo intervento al vertice dei leader organizzato a Kiev, in occasione del terzo anniversario dall’invasione russa in Ucraina.

«L’Ucraina merita una pace che sarà forgiata attraverso la forza e una pace che rispetterà la sua indipendenza, ma soprattutto garantirà la sua sicurezza. Allo stesso tempo, credo che ci sia una comune linea di pensiero in tutte le nostre dichiarazioni: solo l’Ucraina può, deve e deciderà sull’accettazione o il rifiuto di qualsiasi formula di pace. Nessun altro, nessuno, può prendere questa decisione a nome di Kiev. È necessario garantire che Kiev sia parte del processo e solo l’Ucraina ha il diritto di decidere sul proprio futuro», ha sottolineato.

Il primo ministro ha osservato che abbiamo bisogno di un accordo di pace con garanzie di sicurezza molto chiare, che funzionino in maniera deterrente e preventiva nel futuro, garanzie che siano forti, che siano efficaci, in modo da prevenire ogni futura aggressione e mantenere la pace.

Riferendosi alla difesa europea, il primo ministro ha sottolineato che la Grecia spende più del 3% del suo PIL per la difesa ed è giunto il momento che anche altri facciano lo stesso. «Dopo tre anni di guerra che hanno causato distruzione su una scala incredibile, dobbiamo sostenere questo obiettivo. Dobbiamo agire con maggiore determinazione. Dobbiamo non solo porre fine a questo conflitto, ma garantire che forgeremo un modello per la prevenzione di tali catastrofi in futuro», ha detto.

«La strada davanti a noi non sarà facile, sarà, senza dubbio, piena di sfide. Ma c’è una visione che ci guida avanti: un futuro in cui l’Ucraina sarà un paese in pace, un’Ucraina sicura, democratica, indipendente, ma anche, caro Volodymyr, un’Ucraina europea, una nazione che può guardare al futuro con ottimismo e fiducia», ha aggiunto il primo ministro. (24/2/2025)