La Commissione europea ha presentato mercoledì un piano d’azione per un’energia a prezzi accessibili. Il piano intende consentire ai residenti dell’UE e alle imprese dell’UE di ridurre le bollette energetiche fino a 260 miliardi di euro all’anno entro il 2040.
Il piano d’azione per un’energia più economica, che costituisce parte del Green Deal Industriale pulito presentato anch’esso mercoledì, prevede azioni a breve termine per facilitare agli Stati membri una rapida riduzione dei costi energetici, alleggerire i consumatori e le imprese dell’UE che affrontano bollette elevate e aiutare l’intera Comunità a completare la costruzione dell’unione energetica e a liberarsi definitivamente dalla dipendenza dai combustibili fossili importati.
«Purtroppo in Europa compriamo ancora gas dalla Russia, finanziando indirettamente l’aggressione russa in Ucraina. Dall’inizio della guerra abbiamo importato combustibili fossili dalla Russia per un valore pari a 2400 caccia F-35. Non può continuare così. Dobbiamo diventare indipendenti dalla Russia», ha dichiarato il Commissario UE per l’energia, Dan Jorgensen, in una conferenza stampa a Bruxelles.
Il piano elenca otto aree di intervento, la prima delle quali è la riduzione delle bollette energetiche. Si stima che i prezzi al dettaglio dell’energia e i prezzi dell’elettricità per l’industria siano raddoppiati, il che espone l’Europa a un reale rischio di deindustrializzazione e freno alla sua crescita economica, danneggiando i residenti. Secondo i dati della CE, la povertà energetica colpisce oltre 46 milioni di europei. «I prezzi elevati dell’energia significano una minore competitività. Paghiamo due o tre volte di più per l’energia nell’industria rispetto ai nostri concorrenti negli USA e in Cina. Allo stesso tempo, i nostri cittadini hanno difficoltà a pagare le bollette energetiche. Quasi 47 milioni di europei lo scorso anno non sono stati in grado di riscaldare adeguatamente le loro abitazioni», ha dichiarato Jorgensen.
Come riportato dalla CE, l’importo delle bollette energetiche è influenzato da tre fattori: i costi di fornitura dell’energia, i costi di manutenzione della rete e le accise e le imposte. L’aumento dei prezzi all’ingrosso dell’energia, causato ad esempio dalla guerra in Ucraina, la mancanza di piena integrazione del sistema elettrico dell’UE e l’aumento delle tariffe di rete spingono verso l’alto i prezzi dell’energia e, di conseguenza, le bollette degli europei. Tra le nuove misure, si prevede di facilitare ai consumatori il cambio di fornitori di energia più economici e con fonti energetiche più pulite, consentendo alle famiglie di risparmiare fino a 200 euro all’anno sulle bollette.
Il secondo elemento è la riduzione dei costi di fornitura dell’energia, anche attraverso l’attuazione di contratti a lungo termine che aiuteranno a rompere il legame tra le bollette energetiche al dettaglio e i prezzi elevati e volatili del gas; la riduzione dei tempi per il rilascio dei permessi per le fonti energetiche rinnovabili e l’infrastruttura energetica e l’ulteriore integrazione del mercato energetico. Solo questo consentirebbe all’UE di risparmiare fino a 40-43 miliardi di euro all’anno nei prossimi cinque anni.
Ulteriori azioni includono il supporto all’efficienza energetica semplificando l’accesso dei consumatori a dispositivi più efficienti e durevoli, che possono portare a risparmi di fino a 162 miliardi di euro all’anno nel 2030, e la regolazione dei prezzi del gas nell’UE, anche tramite il controllo dei mercati del gas in Europa.
Un elemento importante del piano è anche garantire alle aziende energia a prezzi accessibili grazie a un maggiore coinvolgimento dell’industria energetica, dei produttori di energia pulita e del settore pubblico. È stata anche annunciata la conclusione della costruzione dell’unione energetica, comprese l’espansione delle connessioni intersistemiche e il rafforzamento della rete e del commercio transfrontaliero.
È anche necessario un migliore preparazione dell’UE per le crisi. La CE si è impegnata ad aggiornare le normative energetiche dell’UE per considerare le minacce emergenti, come attacchi informatici, attacchi alle infrastrutture critiche, atti di sabotaggio o pressioni da parte degli esportatori. L’UE deve anche aumentare la propria prontezza per un possibile crisi dei prezzi, motivo per cui la CE fornirà agli Stati membri dell’UE linee guida sugli incentivi per i consumatori, ad esempio per ridurre il consumo di energia nelle ore di punta.
Come annunciato mercoledì dal commissario Jorgensen, tutte queste azioni consentiranno all’UE di risparmiare già nel 2025 45 miliardi di euro, con risparmi che aumenteranno a 130 miliardi di euro all’anno entro il 2030 e 260 miliardi di euro entro il 2040. (26.02.2025)