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Praha – Per l’economia europea e ceca sarebbe più vantaggioso se nelle elezioni presidenziali americane di novembre vincesse la democratica Kamala Harris. Al contrario, i detentori di azioni americane guadagnerebbero dalla vittoria del repubblicano Donald Trump. Questo emerge dall’analisi presentata oggi dagli analisti della società Cyrrus. I sondaggi suggeriscono che la competizione per la Casa Bianca sarà equilibrata quest’anno.

Il capo economista di Cyrrus Vít Hradil ha avvertito che Trump ha una maggiore inclinazione al protezionismo rispetto a Harris, il che è svantaggioso per l’Unione Europea e per la Repubblica Ceca. “L’Europa è un continente la cui prosperità dipende dal buon funzionamento della cooperazione commerciale transfrontaliera”, ha detto Hradil. Secondo lui, è più probabile che Trump introduca dazi o altri strumenti di protezione contro la produzione automobilistica europea, il che potrebbe comportare perdite di decimi di punto percentuale del prodotto interno lordo (PIL) per i paesi europei.

Dai programmi elettorali e dalle azioni precedenti di entrambi i candidati, secondo Hradil emerge anche che Trump come presidente probabilmente adotterà misure che potrebbero peggiorare la competitività dell’UE rispetto agli USA. Come esempio ha citato le promesse di Trump di agevolare l’industria fossile americana o la possibile riduzione delle tasse per le grandi corporazioni. “In Europa, per motivi di bilancio, non possiamo permetterci di partecipare a gare su chi riduce di più le tasse, quindi ciò significherebbe un calo della competitività europea,” ha detto Hradil.

L’Europa potrebbe probabilmente beneficiare dalla vittoria di Trump in termini di politica migratoria americana, poiché le promesse di Trump di limitare la migrazione lavorativa potrebbero comportare una riduzione della fuoriuscita di lavoratori qualificati dall’UE verso gli USA. Il vantaggio della sua vittoria sarebbe anche che i suoi piani economici prevedono un indebitamento minore rispetto a Harris, quindi i titoli di stato americani non aumenterebbero tanto di prezzo. Il loro prezzo è tuttavia collegato anche ai prezzi delle obbligazioni europee e un notevole aumento di queste ultime complicherebbe il servizio del debito pubblico per i paesi europei.

Dal punto di vista degli investimenti in attivi americani è più vantaggiosa la vittoria di Trump, ha dichiarato il gestore di portafoglio di Cyrrus Tomáš Pfeiler. “Le misure economiche di Trump possono essere considerate pro-crescita, questo è qualcosa che gli investitori americani vogliono sentire,” ha detto. Una riduzione delle tasse, secondo lui, supporterebbe la redditività delle aziende americane, e quindi la crescita delle loro azioni. Le misure economiche pro-crescita contribuirebbero anche al rafforzamento del dollaro rispetto all’euro. La vittoria di Harris invece, a fronte di una prevista espansione di bilancio maggiore, aumenterebbe i rendimenti delle obbligazioni americane. (17 ottobre)