«Garantire che la navigazione rimanga un fattore vitale nella nostra economia globale, minimizzando al contempo il suo impatto sull’ambiente», ha dichiarato il Commissario per i trasporti e il turismo sostenibili, Apostolos Tzitzikostas, in occasione della pubblicazione del Rapporto Marittimo Europeo 2025.
Il settore marittimo europeo sta facendo progressi verso una maggiore sostenibilità, ma le sfide persistono. Sarà necessario intensificare gli sforzi nei prossimi anni per aiutare a raggiungere gli obiettivi climatici e ambientali dell’UE per il 2030 e ottenere un’UE climaticamente neutrale entro il 2050. Questa è la conclusione a cui giunge il secondo rapporto ambientale sui trasporti marittimi europei reso pubblico oggi.
Il rapporto richiede la continuazione dell’azione e l’aumento dell’innovazione nel settore. Strumenti fondamentali per raggiungere trasporti marittimi sostenibili in Europa sono il regolamento FuelEU per i trasporti marittimi, che incoraggia l’uso di carburanti a basse emissioni di carbonio nei trasporti marittimi, e l’espansione del sistema di scambio di quote di emissioni dell’UE nei trasporti marittimi, che stabilisce un prezzo del carbonio sulle emissioni di gas serra prodotte dalle navi. Inoltre, il coordinamento globale, sotto l’egida dell’Organizzazione Marittima Internazionale, sarà anche cruciale per il progresso verso un futuro più sostenibile nei trasporti marittimi.
Apostolos Tzitzikostas, Commissario per i Trasporti e il Turismo Sostenibili, ha dichiarato riguardo al rapporto: «Il nuovo rapporto ambientale sui trasporti marittimi europei è una guida preziosa per il futuro delle trasporti marittimi europei, trasporti che sono allo stesso tempo sostenibili, competitivi e resilienti. Questo rapporto è anche un appello all’azione. Lavorando insieme, possiamo garantire che la navigazione rimanga un fattore vitale nella nostra economia globale, minimizzando al contempo il suo impatto sull’ambiente e preservando i nostri oceani per le generazioni future. »
Nel rapporto si sottolinea che i trasporti marittimi svolgono un ruolo vitale nel mantenimento del commercio, della crescita economica, della connettività e dell’accessibilità, mentre contribuiscono alla sicurezza energetica e alla creazione di posti di lavoro. Tuttavia, la crescente domanda del settore ha impatti ambientali aggiuntivi, inclusa la sua quota del 3-4% delle emissioni di CO₂ dell’UE e il danno agli ecosistemi marini dall’inquinamento causato da fuoriuscite di petrolio e reflui, nonché dal rumore nell’ambiente marino. Sebbene le stime indichino che i rifiuti marini provenienti dalla pesca e dalla navigazione siano dimezzati nell’ultimo decennio, rimane una sfida seria, specialmente quando si tratta di perdite di pellet di plastica.
Il rapporto è redatto congiuntamente dall’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima e dall’Agenzia Europea dell’Ambiente, con il supporto della Commissione Europea. (5/2/2025)