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Bratislava – Il ministro degli Esteri slovacco Juraj Blanár (Smer-SD) ha accolto con favore giovedì l’integrazione completa di Bulgaria e Romania nello spazio Schengen. Secondo lui, si tratta di una decisione storica che la Slovacchia ha sostenuto a lungo. Lo ha riferito il dipartimento di comunicazione del Ministero degli Affari Esteri a TASR.
La Romania e la Bulgaria entreranno nello Schengen a partire dal nuovo anno. Ciò comporterà l’eliminazione dei controlli alle frontiere terrestri interne.
“Questo passo tanto atteso porta anche benefici pratici per i cittadini, che potranno entrare senza controlli alle frontiere in altri due paesi europei”, ha dichiarato il capo della diplomazia slovacca al ritorno da una visita di lavoro in Brasile. Ha descritto la decisione del Consiglio dell’UE come un momento significativo di cooperazione europea, che rappresenta un successo diplomatico dell’attuale presidenza ungherese del Consiglio dell’Unione Europea.
Blanár ha anche indicato le sfide che Schengen deve affrontare in relazione alla crisi migratoria. “La priorità deve essere consentire il libero movimento dei cittadini. Tuttavia, alcuni Stati membri hanno introdotto e continuano a prolungare le misure relative ai controlli alle frontiere. Oggi è chiaro che Schengen non è pienamente funzionale ed è necessario fare ogni sforzo per il suo ripristino,” ha avvertito il ministro. Ha sottolineato in questo contesto l’impegno di Bulgaria e Romania a proseguire nella protezione efficace delle frontiere esterne e nella lotta contro l’immigrazione illegale.
Il dipartimento degli esteri sostiene che lo spazio Schengen si estenderà a 29 stati e quasi 450 milioni di abitanti dal 1° gennaio 2025. La zona europea di libera circolazione unirà così 25 dei 27 stati membri dell’UE (esclusi Cipro e Irlanda) e tutti i membri dell’Associazione europea di libero scambio (Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera). La Repubblica Slovacca è entrata nello spazio Schengen nel 2007. (12 dicembre)
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